Si volta pagina: da domenica insidiosa bassa pressione sull’Italia!

L’anticiclone che in questi giorni ci sta abituando ad un clima da primavera inoltrata, con tanto sole e temperature occasionalmente superiori a 25°C, da domenica potrebbe divenire un ricordo: è infatti confermato l’arrivo di una saccatura che darà vita ad un minimo di bassa pressione isolato proprio sull’Italia.
Anche le ultime corse modellistiche confermano tale evoluzione: sembra probabile l’inserimento di una perturbazione sul mediterraneo occidentale da domenica 23, con piogge in arrivo da ovest seguendo uno dei classici schemi autunnali a cui ci siamo tanto abituati in questo pazzo inverno.

 

La saccatura in quota responsabile del peggioramento - ore 22  - domenica 23

La saccatura in quota responsabile del peggioramento – ore 22 – domenica 23

La novità stavolta arriverà al seguito del fronte, in quanto sembra possibile (ancora da confermare) l’inserimento di aria artica marittima dalla valle del Rodano, la quale andrà a rinvigorire il minimo di bassa pressione che lunedì sarà centrato fra le regioni centrali e il medio Tirreno.
In tale contesto assisteremmo a condizioni di generale maltempo che andrà a concentrarsi man mano verso il Centro-Sud, con rovesci frequenti accompagnati da un calo termico ed un ritorno della neve in montagna.

Geopotenziale e pressione al suolo - lunedì 24 ore 13

Geopotenziale e pressione al suolo – lunedì 24 ore 13

Il vortice porterà con se venti forti su tutti i mari, i quali spireranno in senso anti-orario attorno al centro di bassa pressione. Per quanto riguarda il Nord il maltempo sarà più incisivo nella prima fase del peggioramento e la neve sulle Alpi potrebbe tornare a sfiorare i 1200 m circa entro lunedì.

Temperature a 1500 m circa - modello meteoindiretta (ore 13 di lunedì 24)

Temperature a 1500 m circa – modello meteoindiretta (ore 13 di lunedì 24)

Il calo termico, come anticipato, si farà strada da ovest sotto la spinta di rovesci che dal Tirreno risaliranno verso la Penisola. In tale contesto di contrasto termico non è da escludere la formazione di temporali con locali fenomeni grandiniggeni, a seguito il calo termico invece potrebbe ricomparire qualche spolverata di neve anche in Appennino, con quota che, secondo gli attuali dati, si attesterebbe fra 1200 e 1500 m circa.
Seguite i prossimi aggiornamenti, la primavera sembra voler tornare dinamica come ci ha sempre abituati!

 

Articolo di Michele Cicoria del 18 Marzo 2014 alle ore 15:46

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