Confermata irruzione fredda, ancora da definire l’ingresso nel Mediterraneo

Pochi giorni fa avevamo commentato una probabile linea evolutiva che prevedeva la discesa di una “goccia fredda” verso le nostre latitudini. Tuttavia, la lunga gittata temporale imponeva prudenza, dato che l’affidabilità della previsione stessa era ancora troppo bassa. Al momento, le emissioni dei principali modelli di previsione continuano a proporre la stessa dinamica, confermando così il peggioramento che avrà luogo dal prossimo 11 Settembre.

Il protagonista di questa nuova svolta stagionale sarà il Vortice “Scandinavo” (perdonateci questo appellativo poco scientifico), ovvero quella bassa pressione (L rossa in figura) che vedete posizionata sul Mar del Nord. Il ricciolo di nuvole, ancora ben lontano dal Mediterraneo, continuerà a vorticare, muovendosi di pochi chilometri, fino a quando la risalita dell’anticiclone verso Nord offrirà un’occasione per la sua discesa verso Sud.

Immagine satellitare della mattinata.

Immagine satellitare della mattinata.

La dinamica dello scivolamento dal Nord verso il Mediterraneo è ben evidente nell’interessante animazione che vi proponiamo in esclusiva, utilizzando i dati del modello WRF di Modellzentrale.de . Nella figura sottostante viene mostrato l’andamento temporale (in questo senso è utile visualizzare l’animazione) di due variabili utilizzate spesso per valutare il movimento delle masse d’aria e la loro caratterizzazione: altezza e temperatura della superficie geopotenziale a 500 hPa. Per ottenere queste due caratteristiche dovete immaginare di tagliare (con l’immaginazione, s’intende) l’atmosfera con un piano che si trova ad una quota di circa 5500  metri. Tramite questa operazione si ottiene un disegno (ovvero una rappresentazione in 2 dimensioni, su un foglio di carta o un monitor per intenderci) che mostra l’andamento delle variabili selezionate. Immaginando di tagliare una montagna si ottengono delle curve di livello, in questo caso si ottengono delle curve che rappresentano le “valli” e le “montagne” presenti in Atmosfera, ovvero zone rispettivamente di bassa ed alta pressione. Ecco quindi che le linee bianche nell’immagine sottostante rappresentano i “rilievi”, mentre i colori la temperatura presente alla stessa quota.

Animazione dell’andamento di temperatura e altezza geopotenziale alla quota di 500 hPa.

Ed ora..riuscite ad intravedere la “goccia” fredda?

Se siete riusciti ad identificare la goccia fredda, potrete anche rendervi conto di come questa si “schiacci” contro la catena Alpina. Nonostante il peggioramento sia confermato, l’entità dello stesso dovrà essere confermata sulla base delle prossime previsioni che potranno identificare la traiettoria di entrata proprio nell’area Mediterranea.

Articolo di Guido Cioni del 08 Settembre 2014 alle ore 11:49

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