In queste ore un profondo ciclone sull’Oceano Atlantico Settentrionale si sta intensificando in modo esplosivo minacciando l’Islanda con venti estremi e forti precipitazioni. Innanzitutto, si parla di ciclogenesi esplosiva a queste latitudini quando la diminuzione di pressione è uguale o superiore ai 24 hPa in 24 ore. In questo caso, siamo ampiamente oltre questo valore di soglia: dalla giornata di ieri in cui la pressione era superiore ai 975 hPa si potrebbero raggiungere addirittura i 940 hPa nella giornata di domani.
Come si può notare dalla misurazione della stazione dell’aeroporto di Keflavik anche nella stessa giornata del 9 dicembre la diminuzione di pressione al suolo è stata estremamente rapida (>24 hPa in 24 ore).
Una depressione così profonda genera venti estremi: da stanotte e per tutta la giornata di domani l’allerta è massima in tutta l’isola. Le raffiche di vento raggiungeranno anche i 120 km/h al suolo e colpiranno principalmente il settore nord dell’Islanda. Qui le temperature molto basse forniranno le condizioni per intense nevicate che assumeranno carattere di blizzard a causa del vento forte. Nelle aree montuose del settore settentrionale gli accumuli potranno superare i 150 cm.
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