Aria calda e fredda si danno battaglia sul centro Italia

Osservando l’immagine satellitare della mattinata si possono evidenziare tre principali elementi:

  1. L’aria fredda, associato al fronte Artico arrivato Sabato sul Nord Italia, che sta scendendo verso Sud, lasciando dietro di se un cielo nuvoloso ma senza fenomeni significativi
  2. L’aria calda ancora presente sulle regioni del Sud Italia, dovuta al riscaldamento degli ultimi giorni
  3. La bassa pressione ad Ovest, lascito di numerosi minimi che si sono formati sul Golfo Ligure negli ultimi giorni
Ultima immagine satellitare disponibile

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Il contrasto tra aria fredda in arrivo e aria calda presente sulle regioni del Sud provoca la comparsa di numerosi temporali.  Ma perché succede questo?

Per rispondere a questa domanda partiamo da lontano.. I fronti sono delle linee immaginarie, associate a sistemi di bassa o alta pressione, lungo le quali si “fronteggiano” (appunto) masse d’aria con caratteristiche molto diverse. Lungo un fronte si crea una forte zona di discontinuità, ove la temperatura, il vento ed altre variabili atmosferiche cambiano velocemente nello spazio. Nel nostro caso, il fronte freddo che sta interessando le regioni Centrali, è rappresentato da una massa d’aria molto pesa (l’aria fredda è più pesante di quella calda) che cerca di farsi strada verso Sud, incuneandosi sotto all’aria calda già presente.

Rappresentazione schematica di un fronte freddo

Rappresentazione schematica di un fronte freddo

Potete immaginarvi questo contrasto pensando ad un bicchiere dove sono presenti acqua ed olio. Come sappiamo, l’olio ha densità minore rispetto all’acqua, e quindi tende a disporsi sopra di essa. Nello stesso modo, l’aria calda cercherà di portarsi sopra alla massa di aria più fredda, che tenderà a sua volta a sollevarla forzatamente verso l’alto. Ovviamente “sollevamento” è sinonimo di “condensazione”, dato che il movimento forzato di aria verso zone con temperature più basse tende a favorire la condensazione del vapore acqueo in goccioline di nube. Ecco perché nella fascia interessata dai contrasti termici, visibile nell’immagine satellitare, si stanno sviluppando numerosi temporali, dovuti a questo tipo di interazione tra masse d’aria con caratteristiche diverse.

Articolo di Guido Cioni del 16 Giugno 2014 alle ore 10:12

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