I ghiacciai della Groenlandia si sciolgono 4 volte più veloce del previsto

Uno studio lancia l’allarme sullo scioglimento dei ghiacciai in rapido aumento e sugli effetti preoccupanti per la Corrente del Golfo.

 

 

Nessuna buona notizia sullo stato dei ghiacciai in Groenlandia e nemmeno di una possibile stasi. La velocità dello scioglimento dei ghiacciai è anzi in spaventoso aumento e lo afferma un nuovo studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, il quale fa luce su un dato inedito: la perdita maggiore di ghiaccio si verifica sulla terraferma e non lungo le coste come si pensava. Secondo l’analisi effettuata sul periodo che va dal 2003 – anno in cui la velocità dello scioglimento era già aumentata drasticamente – alla metà del 2013, l’area dove si è riscontrata la perdita di ghiaccio più rilevante corrisponde alla regione sudoccidentale della Groenlandia, perlopiù priva di ghiacciai. Il portavoce della ricerca, Michael Bevis, afferma che nel 2012 la perdita annuale di ghiaccio è stata 4 volte superiore rispetto a quella del 2003. La perdita crescente di ghiacci era già nota agli studiosi, ma ora, spiega Bevis, si è consapevoli di un problema ancora più grave: “masse di ghiaccio sempre più grandi finiranno per sciogliersi finendo in mare come fiumi”.

La perdita monitorata fino al 2016, secondo i dati raccolti, è stata di circa 280 miliardi di tonnellate di ghiaccio all’anno. Il livello degli oceani è già cresciuto di 25 millimetri, ma a questo ritmo è destinato a innalzarsi significativamente e in tempi più rapidi di quanto si pensasse. Motivo principale è chiaramente il riscaldamento globale che, sommandosi a fenomeni atmosferici come El Niño, al quale la zona sudoccidentale della Groenlandia è sempre più suscettibile, provoca uno scioglimento sempre più veloce. Temperature che superano lo 0°, una volta rare in questa zona del pianeta, sono in continuo aumento.

Lo studio evidenzia inoltre un altro aspetto preoccupante che riguarda gli effetti di questo scioglimento sulla Corrente del Golfo, la quale, con il trasporto di acqua calda dall’Equatore all’Atlantico settentrionale, gioca un ruolo fondamentale nel binomio corrente-atmosfera. Gli enormi volumi di acqua proveniente dai ghiacciai della Groenlandia sono quindi, secondo gli studi, direttamente collegati al raffreddamento del Nord Europa osservato negli ultimi anni.

Tutto questo, associato alla condizione ancora più allarmante della calotta antartica, determinerà un innalzamento del livello dei mari di molti metri e, salvo interventi drastici e repentini, si tratterà di una condizione irreversibile.

 

 

Articolo di Erika del 22 Gennaio 2019 alle ore 17:20

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