Mari e Venti: ci attende un week-end turbolento!

La dinamica dell’atmosfera sull’Italia e gran parte d’Europa cambia regime: è ora il turno delle perturbazioni veloci e fredde, quelle che dal nord Atlantico si gettano rapidamente verso il Mediterraneo sfruttando la valle del Rodano come canale preferenziale.
Domani è attesa la prima delle due perturbazioni del week-end: il peggioramento stavolta si farà sentire soprattutto al Nord-Est e sulle regioni del Centro-Sud,  la neve tornerà a quote basse sull’Emilia Romagna ed in alta collina lungo l’Appennino centro-meridionale.

Quello che più impressiona in questo caso sono i venti fortissimi in arrivo sui nostri bacini, in particolare il maestrale atteso la notte tra sabato 25 e domenica 26 sul mar di Sardegna. La causa di tutto ciò va ricercata nella forte differenza di pressione (il gradiente barico) e nella rapidità con cui si abbasserà in poche ore: queste due componenti possono dare origine a venti di tempesta in quelle zone in cui, complice l’orografia, la ventilazione riesce ad incanalarsi meglio.

Anche il nostro modello conferma tale ipotesi: la mappa sopra indica i venti previsti al suolo alle ore 6 di domenica 26. Da notare i 60-80 km/h medi sulla costa occidentale della Sardegna, nonché le raffiche ben oltre i 100 km/h lungo i crinali Alpini di confine.

Tanta forza del vento porterà le dovute conseguenze anche sui nostri mari: attese mareggiate praticamente su tutti i bacini, ma ad impressionare di più sono le altezze dell’onda attese sulle isole maggiori, con valori di fondo-scala previsti da diversi modelli. Le mappe che vi riportiamo sono del modello Croato DHMZ prognoza (dati ecmwf) e del modello mare del consorzio LaMMA (dati gfs), entrambe riferite alle ore 13 di domenica 26 gennaio.