Differenze “incredibili” tra Emilia e Romagna.

Invece di parlare del Nord Ovest vorremmo concentrare per un attimo la nostra attenzione sulle temperature misurate in queste ore in Emilia-Romagna. Questa regione rappresenta lo spartiacque tra le correnti calde provenienti da Sud e l’aria fredda che ancora risiede nei bassi strati in molte regioni del Nord. La stessa aria fredda che sta provocando precipitazioni nevose anche a quote collinari in Piemonte.

Nella mappa vengono rappresentate le temperature misurate alle ore 11.40 di oggi sull’Emilia e sulle regioni adiacenti. Notate la linea di demarcazione degli 8 gradi che racchiude Bologna (dove ci sono circa 6 gradi al momento) per veramente pochi km. In meno di 100 km si passa invece agli 11 gradi di Ferrara, per poi arrivare ai 12-13°C di Forlì, Cesena e della riviera Adriatica! Notate, inoltre, come sia sottile la “lingua” di aria fredda che si estende da Nord verso le province di Parma, Reggio Emilia e Modena, che si restringe sempre di più verso Est. Questa caratteristica è dovuta alla stagnazione dell’aria fredda, che è arrivata sulle regioni del Nord circa 2 giorni fa. Le nebbie notturne e mattutine hanno favorito la conservazione di aria più fredda nei bassi strati anche oggi, quando da Sud sta spingendo aria molto più calda. Dato che l’aria calda è più leggera di quella fredda tende a scivolarci sopra, ed è per questo che, in assenza di vento, il “cuscino” di aria fredda che si trova negli ultimi metri o chilometri di atmosfera non viene eroso.

A testimonianza di questo date un’occhiata anche alla carta dei venti, che mostra le caratteristiche descritte.