In questi giorni abbiamo cercato di raccontarvi l’ondata di gelo “Americana” tramite foto, cronache ed approfondimenti. Nonostante le immagini e i fatti parlino da soli, siamo fermamente convinti che solo un’analisi quantitativa possa illustrare veramente quanto questo periodo è stato effettivamente “anomalo”.
Troppo spesso associamo ad una nostra sensazione un’affermazione alla quale cerchiamo di dare una valenza universale: “stasera fa molto freddo con questo vento, ci saranno 0 gradi” , “oggi ha piovuto tutto il giorno, non c’è mai stato un inverno così piovoso“. Purtroppo intuizioni di questo genere si rivelano quasi sempre sbagliate, dato che sono basate sui nostri sensi, gli strumenti di misura più imprecisi del mondo. Per formalizzare un sistema fisico come l’Atmosfera serve necessariamente la matematica: solo grazie a questa siamo in grado di trovare, ad esempio, una formula che calcoli la temperatura percepita (wind chill) in caso di temperature basse e forte vento (sempre minore rispetto a quella vera!). Diciamo tutto questo solo per invitarvi alla prudenza nel commentare situazioni meteorologiche: non seguite l’istinto, piuttosto usate il metodo scientifico.
Detto questo, passiamo ad analizzare le mappe che illustrano le anomalie di temperatura misurate al suolo. Le anomalie vengono ottenute calcolando la differenza tra la temperatura misurata in un certo periodo quest’anno ed una media, dello stesso periodo, ma fatta su un tempo molto lungo (tipicamente 30 anni). La media calcolata su molti anni permette di “filtrare” ogni fluttuazione o cambiamento dovuto ad eventi improvvisi, in modo da evidenziare il comportamento”stagionale”, il così detto clima. Nelle mappe che stiamo per mostrarvi vogliamo confrontare le anomalie di temperatura per l’area Europea e per l’area Nord Americana, calcolate rispetto ad una media dal 1981 al 2010 (circa 30 anni, appunto). Il periodo di riferimento delle temperature misurate va dal primo gennaio ad oggi.
Nell’area Europea balzano subito agli occhi le forti anomalie termiche Russe: in alcune zone vengono superati i 10 gradi, ovvero sono stati misurati 10 gradi in più della media stagionale! A confronto con queste zone, il caldo Italiano sembra solo una parte infinitesima: nelle zone al Nord , al massimo, si raggiungono 5 gradi di anomalia termica. Da notare il freddo presente a Sud Est, un’altra peculiarità di questo strano inverno (ricordate la “neve” sul deserto). Dalla parte opposta dell’Atlantico la situazione è totalmente capovolta.
Regnano indiscusse le anomalie negative, con un nocciolo di -8°C posizionato sulle zone più colpite dall’ondata di gelo che abbiamo trattato nei precedenti articoli. Nonostante questo nocciolo non sia eccessivamente esteso, su buona parte del Nord America sono presenti valori negativi un po’ ovunque (sono anomalie, ricordiamolo!). Tutta un’altra storia nella West Coast, dove si stanno susseguendo periodi di caldo decisamente fuori stagione.
Insomma, una situazione decisamente sbilanciata, che sembra pronta a cambiare già dalla metà del mese…restate aggiornati e seguiteci anche su Facebook.
Località | T°C |
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Foggia | 26° |
Matera | 25° |
Modena | 24° |
Bologna | 24° |
Ferrara | 24° |
Rovigo | 24° |
Padova | 23° |
Mantova | 23° |
Sassari | 23° |
Nuoro | 23° |
Località | T°C |
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Savona | 14° |
Genova | 15° |
Vibo Valentia | 16° |
Cagliari | 17° |
Livorno | 17° |
Messina | 17° |
La Spezia | 17° |
Ancona | 17° |
Salerno | 17° |
Imperia | 18° |