I ghiacci artici raggiungono la massima estensione di questo inverno: è la settima più bassa negli ultimi 40 anni!

Il 13 Marzo 2019, stando alle misurazioni effettuate dai satelliti, si è raggiunta la massima estensione dei ghiacci artici per questa sessione invernale 2018-19: tale valore, pari a 14.78 milioni di metri quadrati, è il settimo più basso negli ultimi 40 anni e risulta essere, quindi, nettamente al di sotto della media trentennale 1981-2010.

La sessione invernale 2018-19 è ormai in conclusione anche per il Polo Nord, dove solitamente proprio nel mese di Marzo viene raggiunta la massima estensione possibile dei ghiacci, prima della lenta fusione degli stessi che si avvicina con l’estate. Per quanto riguarda quest’inverno 2018-19 la massima estensione del ghiaccio artico è stata raggiunta il 13 Marzo 2019, dopo tale data si sono iniziate ad avere le prime lievissime oscillazioni stagionali verso il basso che, col passar del tempo, diventeranno sempre più marcate, complice la stagione che avanza con il suo carico di ore di luce in costante aumento.

Estensione dei ghiacci artici al 13 Marzo e confronto con la media 1981/2000. Fonte: nsidc.org

La superficie del ghiaccio artico ha raggiunto, appunto il 13 Marzo, il valore di 14.78 milioni di metri quadrati, stando alle misurazioni effettuate dai satelliti. Tale valore risulta essere nettamente inferiore alla media trentennale 1981-2010, in quanto si posiziona come il settimo valore più basso negli ultimi 40 anni. Insomma, possiamo comprendere che non si tratta della peggior annata per il Polo Nord negli ultimi 40 anni ma, certamente, non è nemmeno tra le migliori, rientrando purtroppo tra le peggiori sette. Gli scarti maggiori dalla media li riscontriamo in Alaska dove, da diversi anni, si è instaurato un pattern sempre più caldo che inevitabilmente sta portando ad una fusione dei ghiacci, sempre più esasperata.

All’appello mancano, in totale, almeno 860.000 km quadrati di ghiaccio, andati persi in questi anni. Per poter analizzare ancora meglio il tutto si dovrà attendere il mese di Aprile quando gli scienziati del NSIDIC pubblicheranno i dati definitivi sull’invernata dell’Artide.

Una tendenza che conferma, in ogni caso, la progressiva riduzione della calotta artica in corso negli ultimi decenni, anche se vi è da dire che negli ultimissimi anni qualche dato più confortante c’è stato e risulta in essere: basti pensare che il valore del 13 Marzo 2019 rappresenta quello con la maggiore estensione massima dal 2015 ad oggi.