Analizzando le mappe previsionali per i prossimi giorni vorremmo evidenziare uno dei tanti modi, il più “inflazionato” e frequente, attraverso il quale aria Nord Atlantica riesce a farsi strada per parte del Nord Europa, per arrivare fino a noi. Risulta interessante notare anticipatamente che esistono particolari situazioni nelle quali la discesa di aria dal Nord Atlantico non “guasta” il tempo sul Nord Europa, mentre produce vigorosi temporali una volta che arriva sul Nord Italia: tutto questo a causa dell’effetto dell’interazione con le Alpi. E’ incredibile pensare che solo una catena montuosa può cambiare il tempo da soleggiato a temporali nel giro di poche centinaia di chilometri.
Ma partiamo da lontano, e precisamente dalla mappa per il Nord Europa, che mostra la previsione a 3 giorni (23 Marzo).Abbiamo già commentato in più articoli il peggioramento previsto tra Sabato e Domenica.
Nella parte alta della mappa notiamo una figura barica, ovvero una disposizione delle linee che indicano punti ad eguale pressione (isobare), a forma di U. Questa particolare figura, detta saccatura, rappresenta la propaggine meridionale di un ciclone ( area di bassa pressione) in cui la pressione atmosferica assume un valore più basso rispetto a quelli delle aree adiacenti. Possiamo ritrovare la figura appena descritta nell’immagine seguente, che idealizza i vari casi reali che si possono incontrare in atmosfera.
Le saccature sono di fondamentale importanza per l’evoluzione meteorologica alle nostre latitudini perché permettono all’aria delle medio-alte latitudini (indicativamente più fredda) di scendere verso l’Europa ed il Mediterraneo. Sono proprio le saccature il motivo di molti peggioramenti invernali, ai quali è associata neve. Ovviamente, la direzione dell’asse di saccatura identifica le caratteristiche fisiche dell’aria che giungerà sull’area interessata dalla saccatura stessa. Ma torniamo al nostro caso particolare, senza soffermarci sulle condizioni che portano alla formazione di queste figure bariche. E’ stato mostrato, ed in questo caso l’Italia ha numerosi pregi (e scienziati) di cui fregiarsi nel resto del mondo, che l’interazione delle saccature con l’arco Alpino può dare vita ad un particolare processo detto ciclogenesi sottovento alle Alpi. Questo particolare processo porta alla formazione di una bassa pressione, spesso centrata sul Golfo Ligure, che deriva dall’interazione del flusso con l’orografia. Questo è proprio il caso che si verificherà, almeno stando alle ultime emissioni dei modelli, tra qualche giorno, quando la saccatura avrà un asse orientato da Nord-Est.
Come si vede nella seconda mappa, che rappresenta la previsione per il giorno seguente (24 Marzo), la saccatura sarà ormai scomparsa, o “rotta” come si dice in gergo, e avrà lasciato al suo posto un ciclone sottovento posizionato sul Golfo Ligure, che porterà condizioni di maltempo su tutto il Nord Italia.
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