Zero termico schizza oltre i 5000 metri sulle Alpi, ecco gli effetti dell’alta pressione

Le previsioni meteorologiche che si trovano in giro sono sempre riferite alla superficie. Parametri come temperatura, precipitazioni, visibilità sono calcolati dai modelli numerici di previsione per un sottilissimo strato di atmosfera a contatto con il suolo dove vive la maggior parte della popolazione mondiale. Tuttavia l’evoluzione atmosferica è guidata maggiormente dai venti che si sviluppano in quota, laddove è difficile misurare parametri come temperatura ed umidità. Per farlo si utilizzano delle sonde installate su palloni aerostatici che vengono lanciati ogni 6 o 12 ore solitamente nei pressi degli aeroporti. Le informazioni raccolte tramite queste sonde sono di vitale importanza in quanto permettono di inizializzare i modelli numerici che permettono di ottenere, tra le alte cose, previsioni alla superficie.

Oggi, tuttavia, vorremmo velocemente soffermarci solo su uno dei parametri misurati da queste sonde, ovvero sullo zero termico. Si tratta della prima quota a partire dall’alto dove vengono raggiunti 0°C . Da giorni in Europa è in azione un possente anticiclone che sta facendo salire le temperature sia in quota che al suolo. Analizzando l’immagine sottostante si nota come nelle zone interessate da questa alta pressione (linee rosse e simbolo H) i valori dello zero termico raggiungano i 4-5 km di altezza. 

Altezza geopotenziale a 500 hPa (linee colorate) e quota dello zero termico (numeri, km)

Altezza geopotenziale a 500 hPa (linee colorate) e quota dello zero termico (numeri, km)

Impressionante è il valore di 5 km raggiunto sulla verticale della città di Cuneo. Ne consegue che nei pressi delle Alpi occidentali (ma anche quelle orientali non sono da meno) occorrerebbe salire fino a 5000 metri per poter scendere sotto gli 0°C. Si tratta di una condizione anomala se pensiamo che ci troviamo ancora agli inizi giugno e che tali valori sono stati misurati a mezzanotte e non in pieno giorno! La figura sottostante mostra i valori di temperatura ed umidità misurati da questo pallone sonda.

Dati dal pallone sonda lanciato all'aeroporto di Cuneo

Dati dal pallone sonda lanciato all’aeroporto di Cuneo

Risulta interessante notare come la presenza dell’alta pressione causi un vero e proprio “rigonfiamento” dell’aria che spinge verso l’alto il limite tra la parte bassa (Troposfera) ed alta (Stratosfera) dell’Atmosfera. Tale caratteristica è ben evidente se si considera una sezione verticale dei dati raccolti dai palloni sonda composta seguendo la linea bianca presente nella prima figura. Nella immagine sottostante abbiamo cercato di evidenziare con linee colorate la presenza del limite tra Troposfera e Stratosfera (la cosiddetta Tropopausa) e l’altezza dell’isoterma di -30°C, 0°C e 10°C.

Sezione verticale dei dati raccolti dai palloni sonda: la linea è indicata nella prima figura

Sezione verticale dei dati raccolti dai palloni sonda: la linea è indicata nella prima figura

Notate il rigonfiamento presente proprio nei pressi delle stazioni collocate nel centro Europa, dove la Tropopausa raggiunge quasi i 15 km di altezza. 

Articolo di Guido Cioni del 12 Giugno 2017 alle ore 16:33

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