Cos’è il ciclo del carbonio? scopriamolo insieme..

La ciclicità naturale della concentrazione di CO2 in atmosfera.

 

CO2Conosciamo tutti la curva che descrive l’andamento della CO2 negli ultimi anni, ed è fin troppo noto che stiamo immettendo in atmosfera un quantitativo di anidride carbonica che accelera la naturale variabilità climatica terrestre, ma osservando più attentamente la serie temporale della CO2 possiamo osservare oscillazioni “quasi periodiche” su più piccole scale temporali. Quali sono le cause di questa variabilità a basso tempo di ripetizione dell’anidride carbonica? 

Sembra quasi associabile al respiro del Pianeta, a tratti la CO2 in atmosfera diminuisce e a tratti aumenta, sempre seguendo l’attuale trend di crescita. Le scale temporali di ripetizione suggeriscono già la risposta alla domanda che ci siamo precedentemente posti, ovvero Stagionalità!

Ma cosa si intende in questo caso per stagionalità? Quali elementi si combinano tra loro per dare vita a queste “pulsazioni”?

vegetazioneLa risposta più ovvia è la Vegetazione! Sappiamo tutti che al variare delle stagioni cambia l’attività delle piante nel ciclo della CO2. In estate la flora è molto più sviluppata che in inverno e dunque le piante assorbono molta più CO2 di quanta ne producono al tempo stesso.

Ma le stagioni nei due emisferi sono invertite, non dovrebbe esserci dunque un bilanciamento tale da appiattire tali oscillazioni?

biomyPensateci un attimo e vi renderete subito conto che sia per la distribuzione delle terre emerse, che degli oceani nei due emisferi, la vegetazione è molto più concentrata nell’emisfero boreale che in quello australe. Di conseguenza è ovvio che non ci sarà mai questo bilanciamento! Ma in realtà queste fluttuazioni stagionali non sarebbero comunque così evidenti se non ci fosse anche un altro elemento, anche più importante che contribuisce al ciclo del carbonio, ovvero l’Oceano!

miller-955348_comp_3L’Oceano può essere visto come un grande magazzino, il quale riesce ad assorbire dall’atmosfera molta CO2 quando quest’ultima è più fredda, viceversa quando essa si riscalda si riduce sempre più la capacità dell’oceano di trattenere la CO2 e infatti ne rilascia molta in atmosfera, contribuendo al riscaldamento di quest’ultima a causa dell’amplificazione dell’effetto serra.  Considerando la distribuzione delle terre emerse e che nell’emisfero australe c’è molta più acqua che terre (al contrario dell’emisfero nord) anche qui ritorna il concetto di “non equilibrio” stagionale tra i due emisferi. Sommando dunque il contributo della vegetazione e dell’oceano sulla CO2, si giustificano così le sue oscillazioni stagionali.

Il sistema climatico in realtà è molto più complesso poiché variazioni nella temperatura media globale, hanno una diretta conseguenza sia sulla vegetazione sia sulla capacità degli oceani di assorbire CO2; per cui modificandosi in parte le stagioni a causa del riscaldamento globale ed aumentando l’attività antropica con l’immissione in atmosfera di gas serra ed il disboscamento, muta anche il ciclo del carbonio.

Articolo di Giusy Fedele del 01 Ottobre 2016 alle ore 16:25

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