Torna il sole sulla East Coast, accumuli prossimi al metro [IMMAGINI]

Mentre l’inverno si allontana dall’Europa, gli Stati Uniti si risvegliano sotto un manto nevoso che ha raggiunto senza problemi il metro di accumulo in poco meno di 24 ore. Tutta colpa della perturbazione Jonas ormai indebolita ed arrivata sulle acque dell’Atlantico.

L’immagine satellitare acquisita durante la notte permette di apprezzare il riflesso Lunare e delle luci cittadine sulle estese bande nuvolose presenti lungo tutta la costa orientale.

Immagine satellitare nel campo del visibile Lunare della tempesta Jonas

Immagine satellitare nel campo del visibile Lunare della tempesta Jonas

I dati ufficiali del centro meteorologico statunitense confermano l’entità della nevicata, che rimane un fenomeno raro ma non apocalittico, come sostenuto da molti organi di informazione. L’immagine sottostante mostra gli accumuli definitivi, visto che ormai le nevicate sono terminate su quasi tutte le zone. Sembra che il massimo accumulo sia stato registrato proprio a New York, laddove sono stati quasi raggiunti 80 cm di neve .

Accumuli nevosi sulla East Coast - dati dal centro meteorologico Statunitense

Accumuli nevosi sulla East Coast – dati dal centro meteorologico Statunitense

Di seguito alcune immagini reperite sul web che mostrano gli accumuli nevosi negli stati della East Coast.

Neve a Catonsville

Neve a Catonsville

Neve a Baltimore, Maryland

Neve a Baltimore, Maryland

Neve copra l'ingresso di una casa in Maryland

Neve copra l’ingresso di una casa in Maryland

Accumuli nevosi visti dalla finestra a Gilberstville, Pennsyvlania

Accumuli nevosi visti dalla finestra a Gilberstville, Pennsyvlania

Ma come si è formata quella che alcuni hanno ribattezzato “tempesta nevosa”? In realtà si è trattato di una normale depressione formatasi sulla costa occidentale degli Stati Uniti e successivamente trasportata verso est dai venti in alta quota. Tuttavia, la totale mancanza di catene montuose orientate da ovest verso est negli Stati Uniti ha permesso all’aria fredda di essere trasportata verso sud molto più facilmente e di scontrarsi con quella calda ed umida proveniente dal golfo del Messico e dalle coste Atlantiche. Sono questi gli ingredienti che hanno favorito l’eccezionale intensificazione di Jonas: una intensa depressione, acque più calde del normale ed un serbatoio di aria fredda a disposizione.

Pressione, vento e temperatura in quota. La tempesta Jonas vista dai modelli

Pressione, vento e temperatura in quota. La tempesta Jonas vista dai modelli

Articolo di Guido Cioni del 24 Gennaio 2016 alle ore 16:20

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