È tutta colpa del caldo! E se invece fosse solo colpa nostra?

“Aumento di ricoveri all’ospedale, condizioni diffuse di malessere nelle grandi città, blackout dovuti al sovraccarico della potenza disponibile. Questi sono solo alcuni dei disagi che l’ondata di caldo Africano sta causando sul nostro paese”.

Dopo aver letto titoli del genere bisognerebbe fermarsi a riflettere. Credo fermamente che nel 2015 si debba smettere di perpetuare la visione di una Natura malevola che tenta in tutti i modi di metterci i bastoni fra le ruote. La Natura è un sistema, molto complicato da descrivere, ma che segue determinate leggi che le impongono di rispondere a stimoli esterni. Riempire la terra ed il mare di rifiuti, immettere una quantità indescrivibile di gas in atmosfera prima o poi sortirà un effetto.

Nella fattispecie, siamo proprio sicuri che questo caldo non sia causa delle nostre scadenti politiche energetiche ed, in ultimo, delle nostre (intese come l’insieme di numerose nazioni) emissioni? D’altronde, osservando l’andamento delle temperature medie delle estati negli ultimi 50 anni si evidenzia un trend positivo che di naturale sembra avere ben poco. E se fossimo proprio noi la causa principale del caldo eterno fuori stagione che ci porta a consumare sempre più energia? Se così fosse, non sarebbe forse meglio affrontare il problema alla radice ed iniziare a raziocinare il consumo di energia elettrica tramite anche un rinnovamento delle costruzioni per ottenere una maggiore capacità termica?

Anomalia delle temperature massime in Italia secondo i dati dell'istituto ISAC-CNR

Anomalia delle temperature massime in Italia secondo i dati dell’istituto ISAC-CNR

Eppure di queste cose se ne parla troppo poco.

In inverno siamo bombardati da notizie su periodi “glaciali”, in estate si sprecano i consigli dell’esperto di turno sul mangiare più frutta a fronte dell’ennesima ondata di caldo africano mentre in autunno si fanno speciali, che finiscono nel dimenticatoio pochi giorni dopo, sull’ennesima alluvione a Genova. E se invece si iniziasse a parlare delle piogge associate ai temporali, per non citare gli attualissimi Tornado, in Estate? Non si potrebbe commentare il caldo che ormai caratterizza quasi tutti i nostri inverni?

Traiettoria del Tornado nel veneziano avvenuto  lo scorso 8 Luglio - dati ESSD

Traiettoria del Tornado nel veneziano avvenuto lo scorso 8 Luglio – dati ESSD

Sono passate poche settimane dal Tornado di Mira, eppure già due giorni dopo non se ne sentiva parlare su giornali o televisioni. Questo comportamento è indice di una mentalità contorta che tende a concentrarsi sui problemi solo quando questi occorrono. Eppure prevenzione significa proprio il contrario: prepararsi ad affrontare i problemi PRIMA che questi accadano, occuparsi di situazioni che in un determinato periodo NON  fanno notizia. Non si possono affrontare i danni di un ipotetico Tornado se ci si concentra solo sul caldo. Perché non iniziare a pulire i letti dei fiumi nel Genovese ORA, prima che si ripresentino le solite situazioni alluvionali ad inizio Autunno (tanto più che il mare continua  a scaldarsi e ad incamerare energia)?

C’è bisogno di cambiare mentalità. 

Articolo di Guido Cioni del 22 Luglio 2015 alle ore 16:56

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