Trovati migliaia di elastici di gomma su un’isola disabitata della Cornovaglia

Gli uccelli marini sono gli unici abitanti dell’isola di Mullion. La scoperta dei ricercatori è sconcertante.  

Ogni anno gruppi di ambientalisti si recano con i kayak sull’isola di Mullion, un remoto affioramento di roccia vulcanica al largo della costa della Cornovaglia, per monitorare gli uccelli marini che vivono in queste zone. Gli uccelli sono gli unici abitanti dell’isola e i visitatori hanno bisogno di un permesso per sbarcare. Per questo motivo, quando le squadre hanno iniziato ad individuare elastici colorati sparsi sull’isola sono sorti molti dubbi.

Dal 2013 in poi i ricercatori hanno continuato a notare il fenomeno in misura sempre maggiore, ma non potendo sostare a lungo nell’area per non disturbare gli uccelli, non sono mai riusciti a tenere traccia della presenza di quegli oggetti improbabili. È stato dopo la stagione riproduttiva di quest’anno che il gruppo ha deciso di sostare più a lungo per dare un’occhiata più da vicino e capire da dove provenivano gli elastici.

La scoperta è stata scioccante: migliaia di elastici e rifiuti da pesca si erano accumulati in uno dei luoghi più desolati del pianeta. “Eravamo perplessi sul perché ce ne fossero così tanti e su come ci fossero arrivati”, ha affermato Mark Grantham del team.

Secondo gli esperti del West Cornwall Ringing Group e del National Trust, gli elastici e i pezzi di gomma sono stati portati sull’isola dagli uccelli marini che li scambiano per vermi durante la ricerca di cibo sulla terraferma. Una volta ingeriti probabilmente vengono poi rigurgitati sull’isola, al punto di ritorno. Probabilmente, spiega Grantham, il fenomeno va avanti da decenni, il che si evince anche dallo stato di questi oggetti, alcuni nuovi e brillanti, altri sbiaditi e deteriorati.

Grantham e il team ritengono che i gabbiani e altre specie del territorio si imbattano in campi vicini, dove elastici simili vengono usati per legare mazzi di fiori. Resti di reti da pesca e ami abbandonati provengono invece dal mare, anch’essi scambiati per cibo o ingeriti attraverso i pesci.

È un deprimente segno dei tempi”, ha dichiarato Grantham. “[L’isola di Mullion] è un posto bellissimo e le persone ci vanno raramente, ma ciò mostra come gli esseri umani abbiano un impatto ovunque”. Nonostante siano apparentemente comuni, i gabbiani reali sono in declino, spiega Grantham. La loro stagione riproduttiva è stata più che deludente nel 2019 e l’attività inconsapevole umana non fa che danneggiare questi animali a rischio.

Articolo di Erika del 23 Ottobre 2019 alle ore 16:55

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