Vortice dentro vortice, ecco come appaiono le nuvole in Atlantico

Le variazioni del tempo meteorologico sono quasi sempre scandite dal passaggio di quelle che chiamiamo “perturbazioni”, ovvero centri di bassa pressione che ruotano in senso antiorario nel nostro emisfero e causano la comparsa di instabilità sotto forma di piogge, temporali o nevicate. Queste basse pressioni, dette anche cicloni, attraversano continuamente l’oceano atlantico, andando ad interessare successivamente gran parte dell’Europa e del Mediterraneo. In questo articolo parliamo di un caso molto particolare (e fotogenico) sviluppatosi nelle ultime ore.

L’immagine satellitare acquisita alle 14 odierne mostra gran parte del comparto euro-atlantico coperto da nubi. In particolare la perturbazione che sta interessando in queste ore il sud Italia sembra collegarsi direttamente ad una bassa pressione attiva in Atlantico, andando a formare una grande (e suggestiva) “S”.

Immagine satellitare relativa alle 14 (ora locale italiana) di oggi

Immagine satellitare relativa alle 14 (ora locale italiana) di oggi

Eppure osservando meglio la bassa pressione attiva in Atlantico non è facile individuare il centro di questo sistema, tante sono le strutture secondarie che compongono il ciclone. A questo proposito è possibile individuare la presenza di numerosi vortici distribuiti intorno al centro della bassa pressione. Vortici che si notano ancora di più osservando l’animazione delle immagini satellitari acquisite nel canale del vapor d’acqua, una tecnica che permette di sondare l’atmosfera in alta quota, mostrata di seguito.

Animazione delle immagini satellitari nel canale del vapor d’acqua

Tali fenomeni sono stati notati più volte in tutti i cicloni atlantici che raggiungono un certo grado di intensità (generalmente una pressione al centro minore di 960 hPa). In parole povere l’aria è costretta a ruotare talmente velocemente intorno al centro della bassa pressione che un moto “rettilineo” (in gergo si usa dire laminare) risulta molto difficile da mantenere. Per questo motivo l’aria inizia ad oscillare formando piccoli vortici caratterizzati da un settore molto umido, le nuvole che appaiono dal satellite, ed un settore freddo e secco dovuto al all’aria fredda trascinata dall’alto verso il basso.

Risulta interessante notare come l’analisi del centro meteorologico tedesco di questa mattina indicasse un ciclone piuttosto intenso con un minimo interno di 950 hPa.

Analisi sinottica del centro meteorologico tedesco relativo alla mattina

Analisi sinottica del centro meteorologico tedesco relativo alla mattina

Valore che è in accordo con i dati misurati dalle stazioni sulle coste islandesi, dove sono stati raggiunti i 951 hPa con raffiche fino a 115 km/h, come mostrato dall’immagine sottostante in alta risoluzione.

Immagine satellitare in alta risoluzione relativa alle 14 (ora locale italiana) di oggi

Immagine satellitare in alta risoluzione relativa alle 14 (ora locale italiana) di oggi

Articolo di Guido Cioni del 14 Febbraio 2018 alle ore 16:49

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