La tempesta Friederike porta raffiche fino a 200 km/h: tanti i danni in Olanda e Germania

Venti con raffiche fino a 200 km/h, container distrutti e tempeste di neve. Sono questi gli effetti associati alla bassa pressione Friederike che ha attraversato il centro Europa nella mattinata di oggi. Tanti sono i danni subiti dai trasporti che, pur con le allerte pubblicate in tempo utile, non sono stati in grado di gestire tutti gli aspetti dell’emergenza.

L’immagine satellitare che vi mostriamo di seguito risale alle 12 odierne e mostra il ciclone Friederike (questo è il nome dato dall’istituto di meteorologia dell’Università di Berlino) in piena fase di intensificazione. La forma delle nuvole ci suggerisce come tale intensificazione sia dovuta proprio allo scontro di aria fredda proveniente da nord, come testimoniano le tipiche nuvole “a scacchiera” sul mare del Nord, ed aria calda trasportata da ovest.

Immagine satellitare nel visibile acquisita alle 13 di giovedì

Questo contrasto tra masse d’aria con caratteristiche diverse ha guidato l’intensificazione del ciclone, che ha raggiunto una pressione minima inferiore ai 980 hPa al centro della tempesta. Di conseguenza i venti si sono intensificati durante il corso della mattinata, con raffiche che sulle coste olandesi hanno raggiunto velocemente i 150 km/h. La figura sottostante mostra bene la parte più “calma” del ciclone, caratterizzata da piogge/nevicate e venti relativamente calmi, distesa sul nord della Germania. Viceversa, a sud le precipitazioni sono più intermittenti ed i venti più intensi.

Immagine radar dal composito del centro meteorologico tedesco e raffiche massime misurate alle ore 10:45 locali

Intorno alle ore 13:45 i venti si sono ulteriormente intensificati portando raffiche fino a 200 km/h. Sulla cima Brocken, una delle montagne più alte della Germania centro-settentrionale, si è raggiunta una raffica di 199 km/h, come mostrato dall’immagine sottostante.