La parola vortici viene utilizzata nel linguaggio comune per descrivere, ad esempio, il moto che si instaura in una tazzina di caffè quando mescoliamo con un cucchiaino attraverso movimenti circolari. Non è raro imbattersi in figure simili quando andiamo a svuotare la vasca da bagno o mescoliamo l’acqua in una grossa pentola. In realtà, i vortici racchiudono nella loro forma così simmetrica una “irregolarità” della Natura: rappresentano il meccanismo attraverso il quale viene ristabilito uno stato di equilibrio in un qualsiasi fluido, sia esso acqua, aria…o anche caffè. In Natura esiste uno stato di equilibrio, che viene evidenziato solo su tempi molto lunghi. D’altra parte, l’esperienza quotidiana ci insegna che esistono molte altre scale temporali, rispetto alle quali il moto può risultare instabile ovvero costituito da fluttuazioni, moti che variano molto velocemente nel tempo. I vortici fanno parte di questa ristretta serie di eventi, che vanno sotto il nome di Turbolenza, studiata da anni ma mai capita fino in fondo.
Un fenomeno molto interessante che ricade in questa categoria è rappresentato dai vortici di Von Karman. Questi vengono osservati quando un vento intenso e costante viene disturbato da un ostacolo isolato: ad esempio un’isola in mezzo al mare. Quando il percorso del vento non è ostacolato da montagne o rilievi, il flusso tende a muoversi in linea retta. Non appena il vento incontra un ostacolo, il flusso si divide in due rami che cercano di superare l’ostacolo, aggirandolo. L’immagine seguente mostra una situazione particolare per un’isola dell’arcipelago delle Hawaii.
La differenza che si forma tra i due lati dell’ostacolo produce una perturbazione, che si ripercuote nella scia sottovento all’Isola. L’aria è costretta a ondeggiare in una “striscia” che ha approssimativamente la stessa grandezza dell’ostacolo, come mostrato nella figura seguente.
Questa ondulazione diventa visibile allorquando vi siano corpi nuvolosi sulla zona interessata dal moto vorticoso. In questo caso si formano una scia di nuvole, disposte secondo vortici di grandezza fissata. Pochi giorni fa questo fenomeno si è verificato nell’arcipelago delle Azzorre, ove è transitata una perturbazione, destinata al Mediterraneo. Osserviamo le immagini satellitari in sequenza; invitiamo a cliccare sull’immagine per ingrandire.
Tra il 10 e l’11 Marzo si avvicina una perturbazione (L); dopo il suo passaggio si intravedono i primi segni di instabilità (freccia rossa, immagine di destra).
Nei giorni seguenti l’instabilità aumenta formando numerosi vortici, a causa del vento che ha ora intensità più alta e direzione N-E.
Oggi le scie sono ben visibili, e hanno una scala di grandezza comparabile, se non maggiore di quella dell’Isola stessa.
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