Neve Appennino: quota in calo, colline imbiancate entro mercoledì 29

Da oggi a giovedì 30 quattro perturbazioni interesseranno il nostro Paese, tutte provenienti da latitudini artiche e con un carico d’aria fredda e di origine Groenlandese. Tale massa d’aria, tuttavia, percorrendo l’Atlantico tende a scaldarsi in parte e allo stesso tempo acquista umidità utile a dar vita a precipitazioni nevose.

Le perturbazioni raggiungo l’Italia da nord-ovest, incontrando nel loro percorso la catena montuosa più organizzata d’Europa, ossia l’arco Alpino, il quale tiene  riparate dalle precipitazioni le regioni nord-occidentali. Il resto del Paese invece sarà soggetto a diverse fasi piovose e nevose, grazie ad un generale e costante calo termico atteso fino alla giornata di mercoledì 29.

neve ven 24

La prima mappa indica le precipitazioni nevose attese entro la mezzanotte odierna, con i fiocchi che man mano raggiungeranno quote prossime ai 700-900 m in Appennino.
Domani le nevicate si concentreranno sui versanti orientali dell’Appennino centrale e sui rilievi del Sud, grazie al fenomeno dello stau. La quota neve si attesterà fra gli 800 e 1200 m al Sud  ed i 600-800 al Centro in prima mattinata. La mappe seguente del nostro modello ci conferma quanto detto, evidenziando le zone con maggiori accumuli.

neve 2 ok

Domenica 26 altro veloce impulso da N-O, che tuttavia dovrebbe portare scarsi fenomeni anche al Centro-sud; poi tra lunedì 28 e martedì 29 nuova perturbazione, stavolta decisamente più incisiva e tendente a coinvolgere maggiormente il Nord-est in una prima fase. La bassa pressione porterà un maggiore richiamo di venti umidi dal Tirreno, i quali troveranno nell’Emilia Romagna il migliore luogo d’incontro con l’aria fredda in arrivo: tra lunedì sera e martedì mattina la neve potrebbe scendere fino a quote basse sui rilievi della regione, nel corso della giornata poi raggiungerà le colline del centro Italia.

neve 3 ok

L’ultima mappa mostra infine la possibile evoluzione attesa mercoledì 29, quando una nuova perturbazione farà il suo ingresso più ad ovest delle altre causando un maggiore richiamo sciroccale: in tale contesto, se le prossime corse dei modelli confermeranno, la neve potrebbe raggiungere le regioni finora escluse, ossia quelle del nord-ovest. L’aria fredda e secca (ricordiamo che nei prossimi giorni arriverà il foehn a seccare l’atmosfera fra Piemonte e Lombardia)  tornerà ad umidificarsi con conseguente calo termico e, stando ai dati attuali, i fiocchi potrebbero raggiungere anche diverse zone di pianura.

Situazione ancora incerta e vulnerabile, vi invitiamo dunque a seguire i prossimi aggiornamenti!

 

Articolo di Michele Cicoria del 24 Gennaio 2014 alle ore 12:02

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