Gas serra in calo in Italia, ecco il rapporto dell’ISPRA

Gas serra in calo in Italia, ecco il rapporto dell’ISPRA. Marcata diminuzione dei valori di gas serra in Italia, specie nel 2013, è quello che emerge dall’ultimo rapporto dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), tale contrazione dei parametri rispetto al 1990, forse influenzata anche dalla crisi economica che ormai da parecchi anni stiamo vivendo.

Gas serra in calo in Italia, ecco il rapporto ISPRA – La cronaca

Nel 2013, in Italia, le emissioni totali di gas serra sono diminuite del 6,7% rispetto all’anno precedente e del 16,1% rispetto a 23 anni fa. Sono i dati dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), per come emergono dal National Inventory Report. I paesi che partecipano alla Convenzione quadro sui Cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, devono fornire annualmente non solo l’inventario nazionale delle emissioni dei gas serra, ma anche un report con metodologie di stima, fonte dei dati e fattori di emissione utilizzate, l’inventory report appunto. Complessivamente quindi, tra il 1990 e il 2013,  le emissioni di tutti i gas serra sono passate da 521 a 437 milioni di tonnellate.

Una riduzione dei gas serra che ha varie cause e se, da un lato deve molto anche all’ incremento dei criteri di efficienza e alla produzione delle energie rinnovabili, dall’altro deve rintracciare anche nella crisi iniziata del 2008 parte dei suoi motivi, con meno consumi energetici e riduzione delle produzioni industriali.

Gas serra in calo in Italia, ecco il rapporto dell'ISPRA

Gas serra in calo in Italia, ecco il rapporto dell’ISPRA

 Sono diversi infatti i settori a cui guardare per riscontrare i cambiamenti e le variazioni sull’emissione di gas serra e rispettive riduzioni attuatisi nel corso del tempo: ad esempio, rispetto al 1990, le emissioni di gas serra del settore trasporti presentano un leggero aumento (0.2%), perché la mobilità di merci e passeggeri è in crescita, ma sono dati comunque in riduzione rispetto ai picchi raggiunti nel 2007. Rispetto al 1990, però, le emissioni delle industrie energetiche sono diminuite per oltre il 21%; le emissioni del settore dell’industria manifatturiera sono diminuite del 42%, nel settore dei processi industriali del 24%, del 20% nell’ambito della gestione e del trattamento dei rifiuti, anche grazie alla differenziata.

Numeri positivi che, secondo quanto rivela l’istituto governativo, sono confermati anche dai dati preliminari 2014, già comunicati ufficialmente all’Ue, e che mostrano, rispetto al 2013, una flessione ulteriore, con un totale di 417 milioni di tonnellate di anidride carbonica emessa.

Articolo di Gaetano Genovese del 26 Novembre 2015 alle ore 11:14

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