Volevamo aspettare qualche giorno per potervi dare la notizia ma, dopo alcune conferme di stamattina, possiamo iniziare a parlare di una possibile svolta invernale che cercherà di smuovere la stasi meteorologica Italiana. Lo scenario Europeo sta subendo importanti cambiamenti nella circolazione, volti a scardinare la situazione che si protrae ormai dai primi di Dicembre e che ha portato anomalie termiche un po’ ovunque.
Da giorni il modello Europeo ECMWF propone la formazione di un’alta pressione sulla Scandinavia, generata dal raffreddamento della colonna d’aria vicino al suolo. Non sarebbe sbagliato parlare anche di effetto legato indirettamente al riscaldamento degli ultimi mesi: la diminuzione della temperatura, che era aspettata visto le forti anomalie positive, non farà altro che portare i valori verso le medie stagionali.
Ma andiamo a vedere in dettaglio cosa implica questo cambio di configurazione per la nostra penisola. Mettiamo a confronto le mappe Europee relative ai due modelli principali: ECMWF, il modello Europeo, e GFS, il modello americano.
La differenza è palese. L’alta pressione viene posta molto più ad EST nel modello Americano e, di conseguenza, la colata di aria fredda, che viene ridotta in intensità nello stesso modello, lambisce l’Italia dell’Est portandosi verso la Grecia. Viceversa, nel modello Europeo, la posizione più occidentale dell’alta pressione Scandinava permette la discesa di un nucleo di aria fredda (non gelida!) da EST che entra nel Mediterraneo dalla porta della Bora. Tale dinamica è ben evidenziata nell’analisi della mappa elaborata dall’ECMWF per l’Italia.
Dato che vogliamo evitare inutili allarmismi, che non fanno onore ai professionisti del settore, ci teniamo a precisare che l’ingresso di questa massa d’aria porterebbe comunque temperature non eccessivamente fredde per il periodo. Si tratterebbe, infatti, di una isoterma -4°C a 1500 metri, e quindi si raggiungerebbero difficilmente gli zero gradi in pianura, a meno di inversioni termiche. Non sono da escludere, comunque, nevicate in Pianura Padana, anche se è ancora molto presto per proporre questa evoluzione.
La situazione merita comunque particolare attenzione dato che potrebbe essere la prima svolta invernale dopo la fine di Novembre.
Vi terremo aggiornati non appena verranno aggiornate le uscite dei principali modelli meteorologici.
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