Insieme alla poca neve, arriva tanta pioggia sui versanti Tirrenici

Solo poche settimane fa sembrava che il termine “depressione mediterranea” fosse entrato a gran voce nella terminologia dei telegiornali e delle principali testate giornalistiche, in occasione di due eventi non eccessivamente rari verificatesi prima sul mare di Sicilia e successivamente sulle coste laziali qualche settimana dopo. Tuttavia, con questo termine si indicano più generalmente tutte le basse pressioni che si formano e si evolvono sul Mediterraneo, come quella che ci interesserà nei prossimi giorni. Nonostante le forti piogge che questa bassa pressione inevitabilmente porterà, nessun telegiornale parla di “depressione mediterranea”…perché?

Eppure, il vortice in questione ha già dato spettacolo ieri sulle coste Spagnole, dove ha prodotto delle scenografiche bande spiraleggianti di nuvole, tanto da meritarsi il nome Charlotte, dato dall’istituto meteorologico Tedesco. Nelle prossime ore questa blanda ( si parla di 1008 hPa) bassa pressione si muoverà verso est, portando piogge di moderata intensità sui versanti Tirrenici prima, a causa dell’arrivo del fronte freddo che precederà il vortice stesso.

Mappa sinottica di previsione a 24 ore per le 00 di martedì 16 dicembre

Il momento più critico sembra essere la mattinata di domani, quando l’aria richiamata dal Nord-Africa e quella proveniente da Ovest associata al fronte freddo si incontreranno proprio sulle coste Tirreniche. I primi temporali interesseranno, a partire dalla primissima mattinata, la Toscana meridionale, spostandosi lentamente verso sud ed andando ad interessare anche le coste Laziali. Il movimento previsto del minimo verso Nord-Est favorirà dapprima le regioni Meridionali che non vedranno la comparsa di forti piogge in mattinata.

Pioggia prevista per martedì mattina dal modello del centro LaMMa

Nel corso della giornata, tuttavia, l’instabilità interesserà anche il Centro-Sud, soprattutto Campania, Lazio e Abruzzo, come mostra la mappa seguente. La probabilità di vedere neve sull’Appennino centrale rimarrà molto bassa a causa delle alte temperature e dunque dello zero termico a quote di alta montagna. Tuttavia, sulle cime potranno scatenarsi occasionali bufere, con accumuli non superiori ai 15-20 cm.