Cresce la preoccupazione in Islanda per la possibile eruzione e l’uragano Cristobal

Dopo una breve pausa, sono ricominciate le scosse sismiche nei pressi del vulcano Barbardunga. Nel corso della notte sembra che una piccola fuoriuscita di lava sia avvenuta nei pressi del vulcano, 5 km a nord di Dyngjujökull, anche se al momento i voli di ricognizione hanno rivelato solo vapore in uscita. L’attività sismica sembra essersi spostata verso Nord-Est, andando ad interessare un altro vulcano del complesso Islandese, chiamato Askja.

Attività sismica delle ultime ore

Attività sismica delle ultime ore

Proprio per questo motivo l’ufficio meteorologico Islandese ha modificato l’allerta per il Barbardunga da rosso ad arancione (ovvero rischio potenziale), mentre quella del vicino Askja è stata portata da verde a giallo (il vulcano non sembra più essere inattivo).

Avvisi di pericolosità per l'aviazione

Avvisi di pericolosità per l’aviazione

Tuttavia, le ceneri vulcaniche che verrebbero emesse da un’eventuale eruzione non sono l’unico fenomeno a preoccupare il traffico aereo. Infatti, l’Uragano Cristobal, al momento Categoria 1 con venti fino a 120 km/h, si sta pericolosamente avvicinando verso l’Islanda. Nonostante i chilometri da percorrere siano ancora troppi per destare eccessive preoccupazioni  (il sistema si trova ancora in aperto Atlantico), le traiettorie elaborate dai principali modelli di calcolo prevedono all’unanimità il passaggio sulle coste Islandesi.

Traiettoria prevista per Cristobal dai modelli di Ensemble

Traiettoria prevista per Cristobal dai modelli di ensemble

Attualmente la pressione all’interno del sistema ha raggiunto i 984 hPa, un valore significativo ma non eccessivamente basso per sistemi di questo tipo. In effetti, nelle prossime ore, il passaggio su acque molto più fredde dovrebbe progressivamente indebolire il centro di bassa pressione, degradando l’Uragano ad una “semplice” tempesta tropicale.

Pressione misurata dall'ultima analisi del modello americano

Pressione misurata dall’ultima analisi del modello americano

Questa analisi è suffragata anche dai dati che emergono dall’analisi delle fasi del ciclone: la massima intensità è stata raggiunta probabilmente qualche giorno fa, quando l’uragano si trovava a largo delle East Coast, mentre ora il sistema ha perso il caratteristico “nucleo caldo” che è evidente in tutti gli Uragani nella fase matura.

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Diagramma di fase dell’Uragano Cristobal. Viene mostrato il passaggio tra le fasi a profondo nucleo caldo (rosso) e quelle a nucleo freddo (blu).

Articolo di Guido Cioni del 29 Agosto 2014 alle ore 20:25

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