Anatomia di un temporale nell’entroterra toscano [IMMAGINI]

L’aria fredda presente in quota continua a favorire la nascita di temporali, soprattutto sulle regioni centro-settentrionali.

In particolare, la Toscana è stata nel pomeriggio teatro di fenomeni temporaleschi che, grazie alla presenza di buona visibilità, sono risultati ben visibili anche da centinaia di chilometri. Tante sono le testimonianze fotografiche liberamente reperibili sul web, scattate da appassionati dei quali riportiamo i nomi in didascalia.

La prima foto che vi mostriamo risale alla prima fase nella quale il temporale cresce progressivamente grazie alla salita dell’aria calda.

Foto del temporale da Castelfranco di sotto. Foto di Daniele Pettinari

L’animazione delle scansioni radar acquisite nel pomeriggio mostrano la formazione, intensificazione e dissipazione del temporale, che sembra aver interessato solo la provincia di Firenze.

Animazione immagini radar della Toscana nel poemriggio

La foto scattata dal meteorologo Lorenzo Catania nei pressi della costa livornese (!) permette di riconoscere l’anatomia del temporale, che abbiamo cercato di sezionare tramite frecce indicanti la direzione dell’aria e la relativa temperatura (colori). L’aria calda (colori rossi) sale verso l’alto, favorendo la condensazione del vapore acqueo in goccioline di nube e si raffredda progressivamente (colori arancioni).

Foto del temporale di Lorenzo Catania da Livorno. Da questa inquadratura si individuano tutti gli elementi principali di un sistema temporalesco

Sulla parte sinistra del temporale il rovesciamento dell’aria fredda verso il basso porta alla formazione di nuove celle temporalesche grazie alla risalita forzata della massa d’aria.

La scansione verticale dello stesso radar che vi abbiamo mostrato in precedenza evidenzia l’estensione del temporale che raggiunge la quota di 12 km, quindi oltre la tropopausa. Si tratta di un sintomo della presenza di correnti ascensionali molto forti e della probabile presenza di grandine all’interno del temporale.