Un pò di instabilità anche sabato, ecco le zone più a rischio

Le immagini satellitari ed i dati radar confermano quanto molti lettori ci stavano segnalando nelle ultime ore: il nord-est è ancora una volta teatro di fenomeni temporali e fenomeni estremi. A partire già dal primo pomeriggio, il passaggio di una bassa pressione molto debole ha fornito l’innesco per numerose celle temporalesche che si sono andate a formare sulle zone pedemontane Piemontesi, spostandosi poi verso est per interessare anche il resto della pianura, come mostrato nell’animazione seguente.

Rada precipitazione della regione Liguria che mostra la formazione delle celle temporalesche al Nord-Est

Sfortunatamente la situazione non è destinata a migliorare nella giornata di domani, quando è previsto il passaggio di un fronte freddo a nord delle Alpi. La condizione che si andrà a formare nella giornata di domani, sabato, è in teoria ancora più pericolosa di quella odierna, giacché il maggior apporto di aria fredda in quota potrà favorire con maggiore anticipo la comparsa di instabilità, oltre ad interessare un’area di maggiore estensione. Vediamo brevemente le zone più a rischio per la giornata di domani.

La mappa delle precipitazioni previste non è capace di inquadrare la distribuzione dei fenomeni che si andranno a formare, data la ridotta scala spaziale, ed individua precipitazioni intense sull’alta Lombardia (fino a 50 mm).

Precipitazioni totali previste per la giornata di Sabato dal modello del centro LaMMa

Tuttavia, una veloce analisi delle mappe di instabilità permette di apprezzare un quadro diverso, che evidenzia una probabilità non nulla di comparsa temporali per gran parte delle regioni centro-settentrionali e per alcune zone del Sud. Lombardia, Piemonte e Veneto saranno le regioni più a rischio, con probabili temporali, precipitazioni intense e grandinate nelle zone più esposte al passaggio delle celle temporalesche. Per il resto delle regioni settentrionali abbiamo scelto un rischio di livello medio, in quanto non sussistono le stesse condizioni di instabilità seppur su valori alti. Al centro-sud, il rischio temporali è basso ma non assente; attenzione sui rilievi Appenninici del Sud per la comparsa di temporali nel pomeriggio.