Breve passaggio perturbato nel weekend: più fresco, ma nella media

Il caldo agognato da molti, ed odiato da tanti altri, è arrivato puntuale, come previsto ormai da giorni. Nella giornata di ieri, martedì, è stato raggiunto l’apice del riscaldamento in atmosfera cui è corrisposto, quasi contemporaneamente, un massimo delle temperature misurate al suolo, raggiunte grazie all’irraggiamento costante e all’assenza di brezze nelle zone interne. Passato il picco del caldo, si inizia già a ragionare sul medio-lungo termine, e soprattutto ai possibili cambiamenti in arrivo nei prossimi giorni.

Non è certo facile cancellare in poche ore un’ondata di caldo come quella ancora in corso: per questo motivo i prossimi giorni risulteranno ancora caldi ed umidi, soprattutto al Sud Italia dove sarà maggiore l’influenza dell’aria calda di matrice Africana. Tuttavia sull’Atlantico si è già formato un disturbo, quasi impercettibile nelle mappe Europee, che darà il via ad un breve peggioramento a partire da venerdì. Analizzando nel dettaglio l’area Mediterranea ed il vicino Atlantico si nota una ondulazione (tratteggio blu) che in poco meno di 2 giorni si sposta sul Mediterraneo, interessando tutta la penisola.

Situazione sinottica prevista per il 7 e 9 maggio dal modello WRF di modellzentrale. Si evidenzia il movimento dell’onda a bassa ampiezza che porterà un peggioramento nei prossimi giorni

Questo disturbo favorirà un abbassamento delle temperature, grazie all’apporto di aria più fresca, anche se l’effetto complessivo sarà quello di portare i valori nelle medie primaverili, ormai doppiate negli ultimi giorni. In questo senso, il piccolo disturbo sarà “aiutato” da una ondulazione presente a Nord che si aggancerà alla bassa pressione, portando nuova instabilità nella giornata di lunedì.

Situazione sinottica prevista per il 10 maggio dal modello WRF di modellzentrale.

Anche se la frescura interesserà tutte le regioni Italiane non si può dire lo stesso per l’instabilità in arrivo, che sarà più marcata sui rilievi alpini e sulle regioni meridionali, laddove le piogge potranno risultare particolarmente intense, soprattutto in Calabria. Occorre però attendere ulteriori aggiornamenti per delineare con certezza le zone maggiormente a rischio.