Lo spunto per la stesura di questo articolo deriva da alcune domande che spesso ci rivolgete.
In breve, la risposta è affermativa per entrambi i quesiti. La neve può cadere anche con temperature di 3-4 gradi sopra lo zero e, a seconda dell’intensità della precipitazione, non è raro veder scendere fiocchi anche con temperature di 6 gradi. Per giustificare la nostra risposta occorre fare un passo indietro e stabilire le condizioni che permettono alla neve di giungere al suolo intatta. Le condizioni per avere un accumulo al suolo saranno ovviamente diverse e più stringenti.
La possibilità che i fiocchi di neve sopravvivano durante la fase di caduta dalle nuvole al suolo dipende principalmente da 3 fattori: altezza dello zero termico, temperatura media e umidità dello strato tra nube e suolo.
L’altezza dello zero termico rappresenta il primo livello dall’alto a cui si trova l’isoterma di 0°C. Se lo zero termico si trova al suolo è certo che il fiocco di neve riuscirà ad arrivare al suolo senza sciogliersi. Se invece lo strato di aria tra lo zero termico e il suolo ha temperatura positiva, ed è alto più di circa 1000 metri, la neve si scioglie prima di arrivare a terra. Invece con uno zero termico a 500 metri la neve al suolo è quasi sicura, a meno di casi particolari.
La temperatura media dello strato riveste una particolare importanza poiché, a parità di altezza dello zero termico, si potranno avere strati con temperature medie molto diverse e quindi il fiocco di neve si troverà a dover “sopravvivere” in due ambienti completamente diversi. In questo senso le inversioni termiche sono di vitale importanza, dato che permettono di mantenere temperature negative nello strato vicino al suolo, impedendo al fiocco di sciogliersi. Viceversa rappresentano una sfida notevole per la previsione della neve, soprattutto in grandi città come Milano o Bologna.
L’umidità dell’aria rappresenta un aspetto molto interessante nella previsione della neve. Il fiocco di neve può iniziare a sciogliersi a causa della temperatura superiore allo zero ma, così facendo, sottrae calore all’ambiente e quindi inizia a “raffreddare” lo strato. Il valore minimo che la temperatura potrà raggiungere a seguito di questo raffreddamento evaporativo coincide con la temperatura di bulbo umido. Se questa temperatura è negativa la neve raggiungerà con alte probabilità il suolo, anche se la temperatura dell’aria si mantiene positiva. Ecco perché molti nivofili tengono d’occhio la temperatura di rugiada (dew point) per prevedere l’eventuale arrivo della neve.
Località | T°C |
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Lecce | 26° |
Foggia | 25° |
Matera | 25° |
Benevento | 24° |
Grosseto | 24° |
Firenze | 24° |
Caserta | 24° |
Cosenza | 23° |
Prato | 23° |
Pordenone | 23° |
Località | T°C |
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Aosta | 15° |
Ancona | 16° |
Enna | 17° |
Livorno | 17° |
Cagliari | 17° |
Oristano | 18° |
Trapani | 18° |
Pescara | 18° |
L'aquila | 18° |
Belluno | 18° |