Inverno che stenta a decollare, nuova debole rimonta Anticiclonica

Brutte, se non pessime, notizie arrivano per i “freddofili”  ed i “nivofili” Italiani. Da giorni infatti le emissioni modellistiche, in una continua proposta e ritrattazione di ipotesi completamente diverse, propendono per un periodo nuovamente sopra media termometrica. Osservando l’immagine seguente, che mostra l’andamento della previsione per la temperatura in quota su una città del Nord-Italia, è facile trarre due semplici conclusioni.

Previsioni probabilistiche di Ensemble per una città del Nord Italia

Previsioni probabilistiche di Ensemble per una città del Nord Italia

 

Innanzitutto, nei prossimi giorni le temperature torneranno di nuovo a salire, raggiungendo valori leggermente superiori alla media del periodo. Entreremo nel vivo di un nuovo periodo di “stagnazione”, segnato da sporadici episodi instabili, che durerà approssimativamente fino al 17 di Gennaio.

Successivamente, lo scarto tra i diversi scenari equiprobabili (linee colorate) diventa talmente ampio che non è possibile intravedere una tendenza uniforme. Prendendo, ad esempio, la situazione prevista per il prossimo 21 Dicembre, si osservano due scenari estremi con temperature di 10°C nel caso più caldo e -5°C in quello più freddo. Nonostante si tratti di temperature in quota, è naturale accorgersi come questa differenza possa influire sulla previsione finale: nel primo caso si tornerebbe a temperature tipicamente autunnali (quasi primaverili), mentre nello scenario più “freddo” si raggiungerebbe una situazione simile a quella che stiamo vivendo attualmente.  Lo scenario medio (linea nera), che non rappresenta comunque quello più probabile in presenza di uno spread così grande, rimane comunque orientato su valori molto simili alla media del periodo. Una probabile risalita delle temperature è evidenziata anche dal modello di previsione mensile dell’istituto ISAC-CNR, che identifica una fase superiore alla media del periodo, seppur di pochi gradi, a partire dal 18 Dicembre.

Temperature in quota dalle previsioni mensili dell'istituto ISAC-CNR

Temperature in quota dalle previsioni mensili dell’istituto ISAC-CNR

Ovviamente, si tratta di previsioni probabilistiche, che indicano la persistenza di uno scenario medio, ma la tendenza prevista sembra comunque coincidere.

La causa di queste risalite termiche va cercata nella disposizione dei centri di alta e bassa pressione sul nostro Emisfero. Infatti, le continue rimonte Anticicloniche, non certo inusuali ma eccessivamente presenti in questo periodo, sono favorite da una particolare compattezza del vortice polare, un centro di bassa pressione che staziona (in quota) nei pressi del Polo Nord. Più questo sistema risulta compatto (come mostrato nella figura seguente dalle tante curve chiuse sul Nord-Atlantico e dai colori blu che evidenziano le basse temperature), minore è la probabilità di incursioni di aria fredda verso l’Europa.

Geopotenziali alla quota di 20 hPa (oltre 20 chilometri di altezza) per l'Emisfero Nord

Geopotenziali alla quota di 20 hPa (oltre 20 chilometri di altezza) per l’Emisfero Nord – ben evidente il vortice polare

 

Articolo di Guido Cioni del 10 Dicembre 2014 alle ore 17:36

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