In questo periodo dell’anno, le calde acque superficiali del Golfo del Messico favoriscono la formazione di intense depressioni tropicali le quali, nelle giuste condizioni, possono evolvere in tempeste tropicali e talvolta in uragani.
Una depressione tropicale è un ciclone, quindi un sistema di bassa pressione, che si forma a latitudini tropicali e che fa registrare venti con velocità generalmente inferiore ai 60 km/h. Se le acque superficiali sono abbastanza calde (temperatura maggiore di 26°) l’intensità di questi sistemi depressionari può aumentare, dando origine alle tempeste tropicali. Diversamente dalle depressioni tropicali, alle tempeste tropicali viene ufficialmente dato un nome, che viene conservato anche se poi la tempesta si intensifica diventando un uragano. I nomi scelti non sono casuali ma sono forniti ufficialmente dall’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO).
Proprio in queste ore stiamo assistendo nel Golfo del Messico alla transizione di un sistema depressionario da depressione tropicale a tempesta tropicale, che prenderà il nome di Nestor.
La depressione tropicale ha già colpito duramente il Messico con piogge intense e persistenti. In queste ore il sistema si sta intensificando e raggiungerà le coste della Florida come tempesta tropicale (Nestor) nella giornata di sabato.
Dalle piogge potenziali previste, anche il South, il North Carolina e la Georgia saranno coinvolte: qui le piogge intense saranno accompagnate da venti fino a 90 km/h. In seguito la tempesta, già indebolita, si muoverà verso nord-est e tornerà in Oceano Atlantico tra la giornata di domenica e lunedì.
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