L’uragano Lorenzo è entrato nella storia perché è stato il primo uragano a raggiungere la massima intensità (la 5 nella scala Saffir-Simpson) così ad est e così a nord sull’Oceano Atlantico.
Formatosi sulle acque tropicali atlantiche, lungo la costa occidentale africana, ha presto virato in direzione nord-orientale, dove si è velocemente intensificato. La pressione minima raggiunta (925 hPa) è la più bassa mai registrata in questa area.
Nelle ultime ore l’uragano si è indebolito ma mantiene ancora una struttura piuttosto simmetrica e venti superiori a 150 km/h. Le previsioni modellistiche suggeriscono che con buona probabilità nelle prossime ore l’uragano raggiungerà le isole Azzorre come uragano di categoria 2. Le isole maggiormente colpite saranno quelle a nord dell’arcipelago: oltre ai venti intensi, sono attese piogge estreme e onde molto alte.
In seguito, i flussi delle medie latitudini determineranno la transizione del’uragano ad un sistema ciclonico extra-tropicale.
L’ex uragano Lorenzo dovrebbe poi muoversi verso la Gran Bretagna, interessando l’Irlanda nella giornata di venerdì. Ma la previsione della traiettoria rimane ancora molto incerta.
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