In Italia il consumo di suolo è inarrestabile, 2 metri quadrati al secondo

Roma divora terreno più di tutte le città, mentre l’unica a invertire la tendenza è Torino.

Il rapporto Ispra 2019 sul consumo di suolo in Italia evidenzia una tendenza inarrestabile alla cementificazione a discapito delle aree verdi, anche in periodi di crisi edilizia. Le aree urbane del nostro Paese continuano ad espandersi, sia nelle metropoli ad alta densità che in aree periferiche, con una significativa e costante perdita di territorio verde.

Il primato del consumo lo detiene Roma, dove dal 2018 sono stati sottratti 57 ettari alle aree verdi cittadine, per un totale di 75. Le regioni con gli incrementi maggiori sono state, in ordine, il Veneto, la Lombardia, la Puglia, l’Emilia Romagna, e la Sicilia. La media italiana di consumo dell’anno scorso è stata di 14 ettari al giorno, cioè due metri quadrati al secondo. Delle trasformazioni apportate – permanenti e irreversibili – 2.846 ettari erano destinati in gran parte alla costruzione di nuovi edifici e infrastrutture. Tra le città si è distinta Torino, l’unica a invertire il trend recuperando 7 ettari di territorio.

Il dato sul consumo è più allarmante se si rapporta alla popolazione italiana, che nel frattempo continua a diminuire. Per comprendere meglio il quadro generale, basta pensare che per ogni italiano che ha lasciato il paese sono stati aggiunti 456 metri quadrati di cemento. Inoltre l’incremento di superfici artificiali influisce sul fenomeno delle isole di calore nelle aree urbane, dove d’estate si registrano anche differenze di 2 gradi con le zone rurali.

In Italia gli obiettivi europei sull’azzeramento del consumo di suolo entro il 2030 sono ancora lontani. La costante perdita di territorio in favore dell’edilizia rappresenta un danno non solo per gli ecosistemi, ma anche per la ricarica delle falde acquifere, per il clima, per l’economia. A tal proposito il presidente Ispra Stefano Laporta sottolinea l’urgenza di definire al più presto un assetto normativo nazionale. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha dichiarato che “i tempi sono maturi per approvare un disegno di legge sul consumo di suolo. Il 79% del nostro territorio è a forte rischio idrogeologico”.

Articolo di Erika del 29 Settembre 2019 alle ore 09:42

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