Non piacciono a nessuno, ma cosa accadrebbe se le zanzare si estinguessero?

Un mondo senza zanzare sarebbe un mondo migliore per molti. Ma come risponderebbe la natura?

Il nostro pianeta è fatto di delicati equilibri, dove anche l’organismo più piccolo ha un ruolo fondamentale e ogni intervento anche minimo in questo sistema complesso può avere gravi conseguenze. Ma quando si tratta di zanzare si apre un quesito “pungente”: sono davvero così necessarie?

La mal sopportazione delle zanzare è un sentimento ampiamento condiviso. Questi piccoli insetti, oltre ad essere notoriamente fastidiosi, sono vettori di numerose malattie talvolta mortali. Ogni anno la malaria infetta circa 247 milioni di persone in tutto il mondo, uccidendone quasi un milione, mentre la febbre gialla, la febbre dengue, l’encefalite giapponese, la febbre della Rift Valley, il virus Chikungunya e il virus del Nilo occidentale causano enormi danni alla salute e all’economia.

Ma cosa succederebbe se le zanzare fossero eliminate dalla faccia della Terra? Qualcuno ne risentirebbe? Gli scienziati che studiano la biologia e l’ecologia di questi insetti si sono interrogati sulla necessità di convivere con loro, ma sono divisi sulla risposta. Per alcuni estinguere le zanzare rappresenterebbe un pericolo per la natura, poiché svolgono ruoli importanti in numerosi ecosistemi. “Le zanzare sono state sulla Terra per oltre 100 milioni di anni”, afferma Jittawadee Murphy, ricercatrice al Walter Reed Army Institute of Research del Maryland, che studia le zanzare da vent’anni. “Si sono co-evolute con così tante specie lungo la strada. Eliminare una specie di zanzara potrebbe lasciare un predatore senza preda, o una pianta senza un impollinatore”. La lacuna ecologica lasciata dalle zanzare, secondo alcuni studiosi, potrebbe inoltre essere rimpiazzata da altri organismi, che potrebbero rivelarsi anche peggiori, determinando un possibile disastro.

Tuttavia, altri esperti ritengono che la mancanza di zanzare garantirebbe un’esistenza senza numerose malattie e senza gravi conseguenze, perché la natura troverebbe il modo per ripristinare l’equilibrio anche abbastanza rapidamente. La vita potrebbe continuare indisturbatamente, potenzialmente senza quelli che sono i principali vettori di certe malattie. “E’ difficile capire quale sarebbe il rovescio della medaglia”, afferma Steven Juliano, dell’Illinois State University.

Molti studi sono in corso per sviluppare metodi che possano liberare il mondo dalle specie più perniciose e portatrici di malattie insidiose e mortali. Ma non è ancora chiaro se qualcosa di meglio o peggio possa prendere il sopravvento e in che modo la natura potrebbe colmare un possibile sradicamento di questo organismo. Di certo le attività antropiche hanno da sempre una grossa influenza sugli ecosistemi e non si può dire che gli esiti finora siano stati positivi.

Articolo di Erika del 27 Giugno 2019 alle ore 15:44

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