In questo articolo vorremmo soffermarci sulla particolare situazione meteorologica che andrà delinandosi in Sardegna domani, 25 Aprile. La giornata sarà caratterizzata da una serie di “ingredienti” che potranno contribuire alla formazione di instabilità particolarmente accentuata su tutta la regione. Per quanto riguarda la situazione sinottica e l’evoluzione generale vi rimandiamo all’articolo appena pubblicato.
Nel suo spostamento verso Est, il minimo si scontrerà con le coste della Sardegna Occidentale, già nel primo pomeriggio di domani. Come spesso accade, il percorso intrapreso nel Mar Mediterraneo permetterà all’aria di “assorbire” l’umidità presente nei bassi strati, che verrà scaricata dalle precipitazioni sulle coste Sarde. Questa caratteristica è ben evidente dalle mappe del Consorzio Lamma che mostrano il vento e l’umidità a 850 hPa, ovvero circa 1500 metri di altezza, laddove iniziano ad essere trascurabili le interazioni col suolo.
Nella mappa successiva viene evidenziata la presenza di un Low Level Jet, ovvero un’area di forti venti presente nei bassi strati Atmosferici, che potrebbe sostenere e rinvigorire la bassa pressione, aumentando il rischio di precipitazioni intense.
Le mappe relative ai due indici caratteristici di fenomeni temporaleschi, il CAPE ed il Lifted Index, mostrano valori instabili per il pomeriggio di domani, soprattutto sulle zone Occidentali. Per quanto riguarda il secondo indice, sono previste zone con valori tra -4 e -6, che corrispondono ad una probabilità molto alta per la formazione di temporali.
Nonostante tutti questi segnali, le precipitazioni previste dai principali modelli di calcolo non sono superiori alle soglie di allerta. Per cercare di mostrare tutte le possibili evoluzioni abbiamo messo a confronto i prodotti dei modelli più affidabili, concentrandoci sulla regione Sarda.
Il modello del centro ISAC del CNR, uno dei più affidabili, vede precipitazioni che non supereranno i 30 mm tra le 12 e le 24, e che si concentreranno sulla parte Nord-Ovest della regione.
Nel modello del centro LaMMA, invece, le regioni interessate sembrano quelle del Sud, con accumuli limitati tra i 30 ed i 40 mm. Da notare anche gli accumuli estremamente localizzati previsti sul Centro Italia, a testimonianza della caratteristica instabilità convettiva associata al peggioramento.
Il modello di Sardegna Clima vede accumuli compresi tra i 40 ed i 50 mm, distribuiti tra Nord e Sud, con una diminuzione nel centro della regione.
Infine, il modello previsionale WRF di Meteo Network prevede accumuli più intensi sulle zone meridionali della regione, anche se le piogge risulteranno intense un po’ ovunque.
Nonostante gli accumuli previsti non rappresentino un vero pericolo, desideriamo sottolineare che il rischio per un’intensificazione dei fenomeni non è da sottovalutare. Vi invitiamo quindi a seguire gli aggiornamenti sul nostro sito o a monitorare le immagini radar che illustrano la situazione precipitativa in tempo reale.
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