Analisi meteo lungo termine : ondata di caldo africano nella prima settimana di Luglio?

Analisi di indici e modelli sul lungo termine : emerge qualche segnale su una possibile netta ripresa dell’Estate nella prima settimana di Luglio con una possibile ondata di caldo dal nord Africa. E’ solo una possibile linea di tendenza, non una previsione e avrà bisogno ancora di tante conferme!

Negli ultimi giorni i modelli, seppur solo a sprazzi, ci stanno mostrando un possibile e netto riscatto dell’Estate per la prima settimana di Luglio con una possibile ondata di caldo africano sulla nostra Penisola, soprattutto al centro e al sud Italia. Tuttavia è bene ribadirlo : stiamo per analizzare solo una possibile linea di tendenza, non è nessuna previsione! Mancano ancora circa 10 giorni al possibile evento, inoltre come già detto, i segnali che giungono dai modelli non sono ancora univoci, seppur è da ammettere, che più run passano e più mediamente la configurazione barica proposta favorirebbe l’arrivo del caldo, anche piuttosto intenso, con temperature oltre la norma sull’Italia, per almeno qualche giorno, soprattutto al Centro-Sud. Inoltre il nuovo aggiornamento dell’indice ITCZ ci propone una Linea di convergenza intertropicale che, dal 10 al 20 giugno, ha guadagnato latitudini più settentrionali, portandosi oltre la norma sulle aree più orientali dell’Africa. Ecco l’immagine dell’ITCZ aggiornato :

INDICE ITCZ

Indice ITCZ (Intertropical Convergence Zone). Fonte : NOAA

Tutto ciò cosa vuol dire?

Dalla Circolazione Generale dell’Atmosfera, sappiamo che l’ITCZ è un’area di bassa pressione permanente che si trova in prossimità dell’Equatore data dallo scontro, ovvero dalla convergenza, degli Alisei discendenti da Nord-Est per l’emisfero boreale con gli Alisei ascendenti da sud-est per l’emisfero australe. Subito al di sopra dell’ITCZ troviamo la cintura delle alte pressioni sub-tropicali, ovvero intorno ai 30°N. ITCZ ha posizioni variabili durante l’anno a seconda delle stagioni e quindi dell’incidenza della radiazione solare : in inverno l’ITCZ si ubica a latitudini più meridionali e questo provoca, di riflesso, un maggiore allontanamento dall’Italia e Mediterraneo della cintura alto-pressoria sub-tropicale a favore della maggiore penetrazione delle basse pressioni collegate al Vortice Polare. In estate l’ITCZ si trova più a nord e di riflesso anche la cintura delle Alte pressioni sub-tropicali, che si trovano immediatamente al di sopra, si troverà più a nord, quindi avranno maggiori possibilità di interessare il Mediterraneo e l’Italia, provocando ondate di caldo, talora anche intense quando l’ITCZ va ad ubicarsi addirittura più a nord della norma.

Nell’immagine precedente la norma è rappresentata dalla linea nera, la linea rossa indica la posizione che ha assunto l’ITCZ tra il 10 e il 20 giugno, mentre la linea gialla indica la posizione dell’ITCZ precedente. Leggendo e interpretando tale indice, quindi, notiamo che la parte occidentale della linea rossa è in media, mentre è più a nord del normale procedendo verso est. Questo mette in evidenza, mediamente, maggiori possibilità nel lungo termine di invadenza dell’Anticiclone nord-africano verso il Mediterraneo, soprattutto per quanto riguarda il centro-sud Italia ed Europa sud-orientale. In effetti i modelli meteorologici sembra abbiano carpito in parte tale input, difatti sia il modello inglese ECMWF e sia il modello americano GFS ci mostrano un’anticiclone nord-africano più a nord per gli inizi di luglio in risalita da sud-ovest in direzione dell’Italia centro-meridionale. L’Anticiclone delle Azzorre si ubicherebbe defilato ad ovest in Atlantico e con una goccia fredda tra Penisola Iberica e Francia occidentale, che non farebbe altro che favorire, da contro altare, la risalita di aria calda nord-africana più ad est, ovvero  in direzione del Mediterraneo, con isoterme anche oltre i +20 a 850hpa (1450 mt). Ecco, a tal proposito, le rispettive immagini modellistiche odierne di ECMWF che ci mostrano tutto ciò :

ECMWF 240 ORE

Configurazione barica prevista per il 3 luglio 2018. Fonte : ECMWF – Meteociel –

ECMWF 240 ORE TEMP

Distribuzione termica a 850hpa, su scala europea, prevista per il 3 luglio. Fonte : ECMWF

ECMWF-240 ORE

Distribuzione termica ad 850hpa, sull’Italia per il 3 luglio 2018. Fonte : ECMWF – meteociel –

Trattandosi di lungo termine, non possiamo fermarci solo ai run ufficiali dei modelli ma è indispensabile analizzare anche le rispettive ENSAMBLE, le quali mostrano una tendenza delle temperature a risalire, anche al di sopra delle medie tipiche del periodo, proprio con l’avvento del nuovo mese, portandosi, per qualche giorno, anche fino a +20/+22 a 850hpa, soprattutto sulle regioni centro-meridionali. La Sardegna, potrebbe risultare tra le regioni più esposte alla risalita calda nord-africana con isoterme che si porterebbero addirittura fino ad  una +24/+25°C a 850hpa :

ENSAMBLE GFS NORD ITALIA

NORD ITALIA – ENSAMBLE GFS06z – : temperature a 850 hpa (1450 mt) in risalita con l’avvento del mese di Luglio, con media (spago bianco) che sfiora i +20°C.  Fonte : Wetterzentrale

ENSAMBLE CENTRO ITALIA

CENTRO ITALIA  – ENSAMBLE GFS06z – : temperature a 850 hpa (1450 mt) in risalita con l’avvento del mese di Luglio, con media (spago bianco) fino a +20°C, per qualche giorno. Molte le perturbazioni anche oltre i +20°C. Fonte : Wetterzentrale.

ENSAMBLE SUD ITALIA

SUD ITALIA – ENSAMBLE GFS06z – : temperature a 850 hpa (1450 mt) in risalita con l’avvento del mese di Luglio, con media (spago bianco) fino a +20°C per qualche giorno, con diverse perturbazioni anche oltre. Fonte : Wetterzentrale.

ENSAMBLE GFS SARDEGNA

SARDEGNA – ENSAMBLE GFS06z – : temperature a 850 hpa (1450 mt) in risalita con l’avvento del mese di Luglio, con media (spago bianco) anche oltre i +20°C per qualche giorno, con diverse perturbazioni che sfiorano la +25°C. Fonte : Wetterzentrale

Resta da capire l’ipotetica durata di tale ondata di caldo : durerà solo qualche giorno, oppure si tratterà di qualcosa di più serio? Inoltre dalle varie elaborazioni modellistiche si evince che sia l’Europa orientale e sia l’Europa occidentale potrebbero avere circolazioni più fresche ed instabili : il nodo da sciogliere sarà proprio quello di verificare se tali influenze instabili e fresche saranno in grado di contrastare o  limitare, in parte, la risalita calda sull’Italia, magari riducendone la durata solo di qualche giorno e limitandola più che altro alla Sardegna e regioni centro-meridionali. Infine resterà da inquadrare bene anche l’intensità dell’eventuale ondata di caldo.. Come vedete, la situazione non è ancora ben delineata! Data la notevole distanza temporale, non resta che continuare a monitorare il tutto dalla modellistica e dai relativi indici, scoprendo se ci saranno conferme o smentite circa la linea di tendenza abbozzata quest’oggi. Ai prossimi aggiornamenti, sempre qui su www.meteoindiretta.it

 

Articolo di Alberto Fucci del 23 Giugno 2018 alle ore 17:19

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