Analisi medio-lungo termine : graduale cedimento dell’Anticiclone, torna il maltempo ad inizio maggio?

Giorno dopo giorno le elaborazioni modellistiche sono sempre più concordi nel mostrare il graduale cedimento dell’alta pressione sull’Italia responsabile dell’ondata di caldo fuori stagione, ancora in corso. Qualche temporale nel week-end, mentre nei primi giorni del mese di maggio potrebbe far ingresso da ovest una profonda perturbazione atlantica.

Il dominio anticiclonico incontrastato, presente sull’Italia da quasi una settimana, che sta apportando un’ondata di caldo fuori stagione con temperature ben oltre le medie tipiche del periodo, è destinato gradualmente a scemare a partire dagli ultimissimi giorni del corrente mese, a causa di una configurazione barica, a scala emisferica ed europea che andrà a mutare a partire dal prossimo week-end. Avremo, difatti, la risalita meridiana dell’alta pressione delle Azzorre in Atlantico fin verso l’Islanda che provocherà la discesa di un’intensa perturbazione poco più ad est, ovvero sull’Europa nord occidentale (Isole Britanniche, Germania occidentale, Francia occidentale) accompagnata anche da aria fredda di origine artico-marittima. Tale struttura depressionaria, tenderà poi nel corso della prossima settimana ad avanzare gradualmente verso est con moto zonale, andando a provocare il cedimento dell’alta pressione anche sull’Italia  per i primissimi giorni di maggio quando è attesa l’entrata da ovest del suddetto sistema depressionario sulla nostra Penisola che andrà ad apportare condizioni di maltempo e un calo delle temperature, anche netto rispetto ai valori termici attuali decisamente al di sopra della norma. Qualche temporale a causa di infiltrazioni umide in quota potrebbe già verificarsi nel prossimo week-end specie sul nord-ovest e sulle zone interne appenniniche centro-meridionali, ma diciamo che la “vera rottura” del dominio anticiclonico e delle temperature oltre la norma dovrebbe avvenire, con decisione, a partire dal 2 maggio. Andiamo a visionare, a tal proposito, i passaggi modellistici più rilevanti riferiti all’evoluzione sopra esposta :

Configurazione barica, su scala emisferica, prevista per il 28 aprile 2018. Elevazione dell’Alta Pressione delle Azzorre in Atlantico fino all’Islanda e discesa di un’intensa perturbazione atlantica, alimentata da aria fredda di origine artica, sull’Europa nord-occidentale. Successivo e graduale avanzamento verso est, con moto zonale, della struttura perturbata. Fonte : GFS – Meteociel –

Configurazione barica, prevista, su scala emisferica, per il 2 maggio. Arrivo della struttura perturbata sull’Italia e Mediterraneo con condizioni di maltempo a partire dai settori occidentali. Fonte : GFS – Meteociel –

Come detto si assisterebbe ad un calo termico, anche netto rispetto alle temperature attuali. Quelle sottostanti sono due immagini modellistiche riferite al modello americano GFS che pongono l’accento sulla differenza termica attuale rispetto a quella attesa per il 2-3 maggio con temperature che tornerebbero nella media tipica del periodo o leggermente al di sotto, a cominciare dai versanti occidentali della nostra Penisola a causa dell’ingresso di aria fresca ed instabile atlantica :

Isoterme a 850 hpa (1450 mt) attuali, riferite al 25 aprile 2018. Fonte : GFS – Meteociel –

Isoterme a 850 hpa (1450 mt), riferite al 3 maggio 2018. Fonte : GFS – Meteociel –

Infine andiamo a visionare l’evoluzione dell’Arctic Oscillation (indice AO), indicatore dello stato di forza del Vortice Polare Troposferico. Notiamo che l’Indice AO, seppur ancora con spaghi abbastanza incerti, è visto mediamente in calo su valori neutri nei primissimi giorni di maggio, rispetto ai valori attuali decisamente positivi (+3). Ciò sta a significare che il Vortice Polare Troposferico tenderà maggiormente ad allungarsi verso le medie-basse latitudini europee, mostrandosi così meno compatto rispetto allo stato attuale e dunque più favorevole ad incursioni perturbate sul Mediterraneo :

Andamento dell’Indice AO (Arctic Oscillation). Fonte : NOAA

Quella appena esposta è un’analisi che racchiude in sè una linea di tendenza non una previsione, in quanto stiamo parlando di una possibile evoluzione a 6-7 giorni, linea di tendenza che avrà bisogno di ulteriori conferme da parte della modellistica previsionale nei prossimi giorni, così da trasformarla eventualmente in previsione con maggiori dettagli circa il quadro termico e la distribuzione delle eventuali precipitazioni. Rimanete connessi su www.meteoindiretta.it per i prossimi aggiornamenti!