L’insidioso ciclone “Numa” lambisce le coste pugliesi [IMMAGINI]

Venti oltre i 60 km/h e piogge incessanti hanno interessato nella giornata odierna il sud Italia. Si tratta dell’instabilità legata al passaggio di un particolare ciclone che nella notte tra giovedì e venerdì si era intensificato proprio nei pressi del mar Ionio.

L’animazione delle immagini satellitari acquisite nel canale dell’infrarosso permette di riconoscere la bassa pressione che nella notte tra giovedì e venerdì stazionava tra Grecia e sud Italia. Si tratta di un sistema depressionario che abbiamo iniziato a monitorare già da giorni visto che molti dei modelli di previsioni intravedevano la possibilità di una intensificazione proprio in queste acque per le giornate di venerdì e sabato.

Animazione immagini satellitari infrarosso

Notate l’intensa rotazione che accompagna la nascita di temporali intorno al centro della bassa pressione. Temporali che sono ben visibili soprattutto se analizziamo l’ultima immagine scattata dal satellite nel canale del visibile (in alta risoluzione): notate il sistema temporalesco indicato da quell'”agglomerato” di nuvole proprio a ridosso della penisola salentina. A questo saranno sicuramente associati rovesci e raffiche di vento. 

Immagine satellitare del ciclone Numa acquisita alle 16:15

Immagine satellitare del ciclone Numa acquisita alle 16:15

I dati misurati alla stazione di Otranto mostrano raffiche di vento fino a 60 km/h ed una pressione scesa da quasi 1012 hPa a 1008 hPa.

Dati misurati alla stazione di Otranto

Dati misurati alla stazione di Otranto

Da notare che il ciclone, per quanto non eccezionale in termini di vento o precipitazioni, mostra alcune caratteristiche tipiche dei cosiddetti cicloni simil-tropicali, sistemi che di tanto in tanto si formano nel Mediterraneo e condividono alcune peculiarità tipiche degli uragani. Innanzitutto la circolazione dei venti (semi-)chiusa intorno al centro della depressione, come mostrato dall’immagine sottostante, con valori fino a 100 km/h.

Campo di vento previsto a 10 metri di altezza dal modello MOLOCH

Campo di vento previsto a 10 metri di altezza dal modello MOLOCH

In secondo luogo, analizzando le mappe di umidità relativa e temperatura in quota si nota un’altra fondamentale caratteristica che distingue questi sistemi simil-tropicali, ovvero la presenza di un “occhio” centrale caratterizzato da bassi valori di umidità relativa e valori di temperatura relativamente più alti. In altre parole, si nota la presenza di aria calda e secca formata a causa dei movimenti discendenti dell’aria in uscita dalla sommità dei temporali.

Confronto tra campi di umidità relativa (sinistra) e temperatura (destra) in quota previsti dal modello MOLOCH

Confronto tra campi di umidità relativa (sinistra) e temperatura (destra) in quota previsti dal modello MOLOCH

Il ciclone dovrebbe spostarsi nuovamente verso il mare aperto nel corso delle prossime ore ed arrivare sulle coste del Peloponneso nella giornata di domani.

Articolo di Guido Cioni del 17 Novembre 2017 alle ore 17:42

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