Il garbino valica l’Appennino, minime da inizio giugno sulle Adriatiche

L’anticiclone nord Africano, alquanto inconsueto in questo periodo, ha già portato temperature eccezionalmente miti al Sud. Ora, l’azione congiunta con un richiamo di venti fra scirocco e libeccio sta causando un’impennata dei termometri lungo tutto il versante Adriatico.
Questa mattina sulle regioni affacciate su questo lato dello stivale si sta respirando un’aria di primavera inoltrata, anche se in realtà siamo solo alla seconda metà di febbraio e finora non ci sono state ondate di freddo (se escludiamo una breve apparizione ad inizio dicembre).

Per fare qualche esempio le temperature minime, e sottolineiamo minime, hanno raggiunto valori fra 14 e 16 gradi su diverse zone delle Marche, mentre tra 15 e 18 gradi tra Abruzzo e Molise.
Al momento il valore più alto lo segna Pescara con ben 21°C, ma fa caldo un po’ ovunque lungo l’Adriatico e in giornata i termometri si alzeranno ancora. Anche il Sud non scherza e al momento Palermo segna 22°C, valore elevato ma non così eccezionale in questo periodo.

Minime Medie Italia

Per fare un rapido confronto, vi riportiamo le mappe delle temperature medie, in linea molto generale, sull’Italia nei diversi mesi dell’anno: da notare che le minime  di oggi sulle Adriatiche sorpassano i valori massimi medi attesi in questo periodo, e si attestano, senza esagerare, su valori intorno alle minime del mese di giugno.
Il tutto viene poi amplificato da un timido sole presente tra le Marche e la Puglia.

Massime medie Italia

Perchè tanto caldo?
Il motivo risiede nell’azione congiunta di due fattori che si sono proposti in modo piuttosto amplificato per questo periodo: l’aria calda dal nord Africa portata dall’anticiclone unita ai venti di caduta dall’Appennino, il cosiddetto Garbino. Questo vento genera un effetto molto simile al favonio Alpino, rendendo l’aria più secca e molto mite lungo le coste Adriatiche.