Caldo e umidità: il leitmotiv della nostra estate

Caldo e umidità: il leitmotiv della nostra estate. Il caldo è sicuramente il fattore meteorologico che miete il maggior numero di vittime nel mondo. Se poi ad esso sommiamo anche l’umidità, incappiamo in quel pericoloso mix, formato da temperature roventi ed aria satura di umidità, che porta ad una sensazione di  malessere  generale in tutta la popolazione. Ma come possiamo capire “che afa che fa ?” Quali sono i livelli di guardia per chi soffre di malattie croniche ? Cos’è il Discomfort Index e l’indice di calore ? Quali sono i sintomi di malessere dovuti al caldo ?

Caldo e umidità: il leitmotiv della nostra estate – Che afa che fa !

Negli ultimi decenni, la nostra estate, sta assumendo un volto sempre più tropicale: le giornate trascorse sotto la ormai nota “cappa di calore” sono diventate molte di più rispetto a quelle dove a regnare è il caldo secco e piacevole. La causa, è da ricercare nella latitanza del pattern atmosferico che accompagnava la nostra estate: l’assenza prolungata dell’ormai famoso Anticiclone delle Azzorre, figura barica tipica dell’estate italiana, ha favorito un’ingerenza sempre maggiore dell’anticiclone sub-tropicale, con tutte le conseguenze del caso. Si perché se con il primo gli ingredienti principali erano giornate soleggiate e temperature appena superiori ai 30°, con il secondo abbiamo temperature molto superiori, a volte anche oltre i 40°, ed elevati tassi d’umidità, ovvero gli ingredienti principali dell’afa.

Caldo e umidità: il leitmotiv della nostra estate

Caldo e umidità: il leitmotiv della nostra estate

La frequenza sempre maggiore delle espansioni dell’anticiclone sub-tropicale sul comparto europeo, spinse il matematico francese Renè Thom, a creare un indice di disagio, il cosiddetto “Thom Index” oppure “Discomfort Index”, esso riceve in ingresso la temperatura dell’aria ed il valore in percentuale dell’umidità relativa per poi restituire un numero adimensionale che ci indica il grado di disagio fisico avvertito.

Ecco la formula:

ID (Discomfort Index) = 0,8*T + 0,08 * Ur – 3,2

Se il risultato che ne deriva da questa formula supera 24, significa che il disagio comincia a diventare percettibile; se invece il valore supera 28, il disagio raggiunge livelli elevati e la pericolosità per l’uomo diventa reale.

Un altro modo di misurare l’afa è sicuramente il più famoso “indice di calore”. Esso viene misurato in gradi centigradi ed il suo valore fornisce una sorta di temperatura apparente, cioè la temperatura effettivamente percepita dal nostro corpo. La tabella sotto riportata, ci mostra quanti gradi percepisce il nostro corpo in base alla temperatura effettiva dell’aria unita al tasso d’umidità relativa in punti percentuale.

Caldo e umidità: il leitmotiv della nostra estate - Tabella HUMIDEX, indice della temperatura percepita dal nostro corpo

Caldo e umidità: il leitmotiv della nostra estate – Tabella HUMIDEX, indice della temperatura percepita dal nostro corpo

Caldo e umidità: il leitmotiv della nostra estate – Il benessere psico-fisico ed i sintomi del colpo di calore

È noto che il massimo comfort per il corpo umano si ha con temperatura comprese tra 18° e 22°  con tassi d’umidità inferiori all’80 %, in questa fascia di valori infatti, il nostro organismo non deve compiere particolari sforzi per mantenere la propria temperatura sui 36°/37°. All’aumentare della temperatura però, il corpo umano fa fatica nel tentativo di liberarsi dal calore prodotto dalle reazioni chimiche cellulari e dall’attività muscolare e ciò provoca la sudorazione. Nel caso in cui l’umidità dell’aria è talmente elevata tale da impedire anche la sudorazione, il corpo umano, prova a raffreddarsi con la vasodilatazione: i vasi sanguigni si dilatano in modo da far giungere più sangue alla pelle, nel tentativo di farle disperdere un po’ di calore. Il passo successivo a questo è il cosiddetto “colpo di calore”, del quale ne elenchiamo i sintomi:

  • Debolezza
  • Vista annebbiata
  • Mal di testa
  • Vertigini
  • Insonnia
  • Nausea
  • Difficoltà motorie

Se si avvertono gran parte di questi sintomi le cose da fare immediatamente sono: ridurre gli sforzi fisici, bagnarsi con frequenti docce fresche, bere molta acqua, succhi di frutta, integratori salini, evitare tassativamente gli alcolici. Contrariamente a quanto si può pensare, uno dei momenti più critici è la notte. 

Articolo di Gaetano Genovese del 23 Giugno 2016 alle ore 18:18

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