Un interessante ciclone sull’Adriatico, rovesci nevosi sul Friuli e sulla Croazia

L’animazione delle immagini satellitari relativa alla giornata odierna permette di apprezzare la presenza di un corpo nuvoloso in movimento antiorario sull’Adriatico settentrionale. Si tratta di un ciclone, ovvero una bassa pressione, di dimensione estremamente ridotta formatosi intorno alle 10 di mercoledì e dissoltosi sulle coste Croate poche ore dopo. 

Animazione dell’immagine satellitare sulle regioni del nord

La genesi di questo ciclone, che era stata già correttamente inquadrata da modelli di previsione anche a scala globale, è legata all’apporto di aria fredda che è ben evidenziato nell’immagine sottostante. Il contrasto tra aria fredda in quota ed aria calda presente nei bassi strati ha aumentato l’instabilità atmosferica, fornendo quindi il carburante per temporali che hanno interessato, e continuano ancora ad interessare, le regioni nord orientali.

Condizioni presenti sull'Europa nella giornata di mercoledì: temperatura in quota, venti e pressione al suolo

Condizioni presenti sull’Europa nella giornata di mercoledì: temperatura in quota, venti e pressione al suolo

Le immagini provnienti dal radar, strumenti installati alla superficie che riescono ad avere dati con maggiore risoluzione ed affidabilità, mostrano con chiarezza la posizione del minimo nella mattinata di oggi: si riconosce anche un “occhio” centrale privo di precipitazioni. Questi rovesci sono stati causati dalla condensazione dell’aria calda ed umida proveniente dall’Adriatico (frecce rosse) richiamata dal minimo e quella fredda proveniente da nord est che è riuscita ad attraversare le valli delle Alpi friulane (frecce blu).

Immagine radar a confronto con la mappa di temperatura al suolo e pressione

Immagine radar a confronto con la mappa di temperatura al suolo e pressione

Da notare la notevole precisione di moltissimi modelli di previsione meteorologica, anche globali, che già ieri avevano inquadrato l’evoluzione di questo sistema con scala estremamente ridotta. Nell’immagine sottostante abbiamo messo a confronto i valori di pressione misurati dalle stazioni meteorologiche e quelli previsti dal modello inizializzato stanotte, insieme alle raffiche di vento.

Perchè ci stupiamo di tanta precisione?

Spesso succede che basse pressioni con scale molto piccole, generalmente sotto i 50-60 km di diametro, non siano ben rappresentate dai dati raccolti dalla rete di stazioni meteorologiche, che vengono successivamente utilizzati per inizializzare le previsioni per i giorni successivi. Evidentemente questa struttura è stata comunque identificata con buona precisione da modelli anche con basse risoluzioni.

Previsione della pressione al suolo, direzione dei venti e massima raffica (colori) a confronto con i valori di pressione misurati alla stessa ora e l'immagine satellitare

Previsione della pressione al suolo, direzione dei venti e massima raffica (colori) a confronto con i valori di pressione misurati alla stessa ora e l’immagine satellitare

Articolo di Guido Cioni del 10 Febbraio 2016 alle ore 15:13

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