Prima di commentare la situazione che si va delineando, vorremo sottolineare che noi di meteoindiretta avevamo preannunciato l’ondata di freddo nei giorni della merla, già dal 20 gennaio. Integrando con le previsioni a pochi giorni di distanza, abbiamo formulato le nostre ipotesi sul ritorno dell’inverno e della neve, previsioni che fino ad ora si sono mostrate piuttosto corrette. Per questo consentiteci un momentaneo sentimento di orgoglio: con i giusti dati ed il giusto impegno si può fare una corretta informazione meteorologica in Italia, senza dover ricorrere ad alcun allarmismo, come i media puntualmente fanno. E tutto questo grazie a voi ed alle vostre visite, quindi continuate a leggerci!
Cerchiamo di approfondire le previsioni già date nell’articolo scritto ieri, concentrandosi sulle zone colpite dalla neve e dagli accumuli più intensi. Dopo le nevicate di stamattina in Emilia, è arrivato il turno del Nord-Ovest, ovvero la zona più propensa a nevicate, anche con perturbazioni relativamente miti. Un secondo impulso di aria fredda proveniente dallo stesso serbatoio Groenlandese scenderà verso il Mediterraneo con un asse più occidentale ed andrà quindi a colpire Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia ed in parte anche la Liguria. Nonostante le temperature siano propense a nevicate anche in Emilia, le precipitazioni non si porteranno più ad Est del Piacentino, quindi l’Emilia e le regioni orientali ed Adriatiche saranno tagliate fuori dalle nevicate e dalle piogge. L’aria fredda, già arrivata con la perturbazione odierna, si rifugerà ad Ovest, formando un’estesa zona di temperature prossime allo zero, che aiuteranno il raggiungimento della superficie da parte dei fiocchi di neve.
La nostra grafica mostra chiaramente il concentramento dell’aria più fredda (-5°C a circa 1500 metri) nella parte Nord-Occidentale per le 6 di domattina, che rappresenterà il momento più freddo. Le precipitazioni dovrebbero arrivare poco prima, tra mezzanotte e le 6, e risulteranno da subito a carattere nevoso quasi ovunque, dal Nord agli Appennini confinanti con la Liguria.
Nelle mappe il colore indica l’intensità della precipitazione (pioggia o neve) mentre le linee bianche rappresentano le zone che saranno molto probabilmente soggette a nevicate. La perturbazione interesserà dapprima le regioni Occidentali, a partire dal Cuneese.
In seguito le precipitazioni si estenderanno a tutto il Piemonte e alla Liguria. Il limite neve sarà dapprima relegato al Piemonte e ai rilievi liguri, ma è possibile che la tramontana scura porti qualche fiocco anche a Genova.
L’apice dell’intensità verrà raggiunto intorno a mezzogiorno, come accaduto oggi. Le precipitazioni dovrebbero esaurirsi solo a partire dalla mezzanotte, portandosi verso EST, ma è possibile che spariscano solo nella prima mattina di dopodomani. Vediamo ora in dettaglio le zone con il maggior rischio neve, aiutandoci con la grafica in alta risoluzione.
Come si vede dalla mappa, le zone più colpite in mattinata saranno il Cuneese, il Torinese e quasi tutte le province Piemontesi. La neve si porterà fino a Novara, Pavia e Piacenza anche se si tratterà di neve molto bagnata e precipitazioni molto scarse, quindi sarà difficile che si produca un accumulo al suolo. Anche Milano sarà al limite per le nevicate durante tutta la giornata. Per quanto riguarda il pomeriggio la neve si porterà verso Est, esaurendosi velocemente, riuscendo forse ad interessare parte dell’Emilia occidentale già colpita dalle nevicate odierne (Modena, Parma..).
Cerchiamo di dare qualche accumulo, ricordandovi di prendere questi dati “con le molle” dato che in questo caso le temperature saranno comunque alte, quindi la neve sarà molto bagnata e tenderà a sciogliersi facilmente. Inoltre la pioggia che sopraggiungerà nella mattinata di Giovedì potrà contribuire allo scioglimento del manto nevoso.
A domani per nuovi aggiornamenti.
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