Nonostante l’inverno stia per tornare solo nei prossimi giorni in gran parte d’Italia, le giornate passate hanno segnato il tanto sperato ritorno della neve in Appennino. Al contrario, le Alpi hanno visto un innevamento decisamente abbondante durante tutto l’inverno, dovuto al mantenimento di temperature basse anche con perturbazioni calde provenienti dall’Atlantico. Mentre sul resto d’Italia pioveva e tuonava, la catena Alpina ha sempre visto neve anche fino a quote piuttosto basse. Ecco perché sono stati raggiunti accumuli ingenti, anche se non da record, con punte di 3-4 metri sui passi Alpini più alti. Viceversa, gli Appennini hanno risentito quasi sempre del richiamo di aria più calda, associata a quote neve collocate spesso oltre i 2000 metri, che ha lasciato anche le cime più alte sotto il dominio della pioggia.
Finalmente, dopo circa 2 mesi di assenza, la neve ha fatto nuovamente la sua comparsa sugli Appennini, regalando accumuli discreti (si parla comunque di poche decine di centimetri..) lungo tutta la catena montuosa. Nell’attesa della prossima perturbazione, che porterà sicuramente accumuli più consistenti a quote più basse, godiamoci il panorama Appenninico bianco.
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