Prima settimana di dicembre estremamente calda in gran parte d’Europa

Caldo. È questa la prima parola che viene in mente dando un’occhiata alle temperature misurate in Europa nella prima settimana di dicembre.

In particolare, quelle che mostriamo nell’immagine sottostante sono le anomalie, ovvero le differenze tra le temperature misurate nella prima settimana di dicembre e quelle che normalmente si verificano nello stesso periodo, calcolate su 30 anni di dati. Il quadro che ne risulta è tutto meno che rassicurante. Negli ultimi 7 giorni gran parte del centro Europa è stato interessato da temperature di 3-4 gradi superiori alla media, mentre solo il Mediterraneo si è mantenuto su valori più “contenuti” con anomalie massime di 1-2°C.

Anomalie delle temperature alla superficie per la prima settimana di dicembre in Europa

Anomalie delle temperature alla superficie per la prima settimana di dicembre in Europa

Quello che fa impressione è la vasta area di anomalie positive presente sulla Russia, laddove le temperature hanno faticato a scendere sotto lo zero per molti giorni. In alcune zone la differenza rispetto alla media trentennale ha toccato i 10°C, come mostrato dalla scala di colori nell’immagine precedente.

La causa di questo riscaldamento fuori stagione è da ricercarsi principalmente in un vortice polare molto attivo, che ha finora confinato l’aria fredda in un’area molto ristretta nei pressi del polo: ne abbiamo già parlato in questo articolo. Tale comportamento è ben visibile se si graficano le anomalie della circolazione in quota, piuttosto che quelle relative alla temperatura in superficie esaminate poc’anzi. Nell’immagine sottostante colori verdi-giallo-rossi indicano tendenze al mantenimento di pressioni più alte rispetto alla media (indicativamente bel tempo) mentre quelli blu-violetti indicano pressioni mediamente più basse del periodo di riferimento (quindi depressioni più frequenti e brutto tempo più probabile).

Anomalia del geopotenziale a 500 hPa per il periodo 30 novembre - 5 dicembre calcolata a partire dai dati ERA-INTERIM

Anomalia del geopotenziale a 500 hPa per il periodo 30 novembre – 5 dicembre calcolata a partire dai dati ERA-INTERIM

Risulta immediato identificare una vasta area caratterizzata da anomalie negative proprio a ridosso del nord Atlantico e dell’area Artica, indizio del mantenimento di coriacee basse pressioni. Viceversa, su America settentrionale ed Europa sono presenti due centri di anomalie positive, segno di intense e durature alte pressioni.

Insomma, tutto torna. Peccato che non sia normale. E la situazione non sembra volgere verso il meglio… 

 

Articolo di Guido Cioni del 08 Dicembre 2015 alle ore 14:58

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