La colata Artica che invade il Nord Europa: Xaver

Puntuale e prevista dai modelli, una estesa massa di aria artica si è staccata dal suo luogo di origine dirigendosi verso il Nord Europa. Si è formata quindi una vasta area di bassa pressione, che sta interessando in queste ore il mare del Nord tra Norvegia ed Inghilterra, dirigendosi verso SUD.

Mappa  di pressione al suolo e vento a 10m di altezza. A cura di Meteo Group. Imponente l'area di bassa pressione formatasi sul Mare del Nord.

Mappa di pressione al suolo e vento a 10m di altezza a cura di Meteo Group. Imponente l’area di bassa pressione formatasi sul Mare del Nord.

L’area di bassa pressione è ben visibile dal satellite: l’aria fredda in arrivo è infatti evidenziata dalla presenza di nubi cumuliformi, tipiche dei fronti freddi (l’abbiamo spiegato qui) in arrivo.

 

Immagine satellitare odierna sul Mare del Nord.  Le frecce rappresentano la direzione del vento intorno al centro di bassa pressione (L). La linea blu tratteggiata rappresenta la posizione del fronte freddo che avevamo già analizzato in questi giorni.

Immagine satellitare odierna sul Mare del Nord. Le frecce rappresentano la direzione del vento intorno al centro di bassa pressione (L). La linea blu tratteggiata rappresenta la posizione del fronte freddo che avevamo già analizzato in questi giorni.

D’altra parte, l’ingresso dell’Aria Artica nel Mare del Nord ha trovato come ostacolo la Gran Bretagna e i fiordi norvegesi: questo ha costretto la massa d’aria ad incunearsi in uno stretto corridoio. Tale “costrizione” orografica ha provocato un aumento dello shear orizzontale, ovvero un aumento della variazione del vento per unità di distanza, che è diventato molto intenso in Scozia, toccando i 160 km/h registrati da una boa poco distante dalle coste.

Mappa che mostra lo shear, ovvero la variazione del vento. Notate che i valori massimi sono calcolati proprio sopra alla Scozia e alla parte settentrionale della Gran Bretagna.

Mappa che mostra lo shear, ovvero la variazione del vento. Notate che i valori massimi sono presenti proprio sopra alla Scozia e alla parte settentrionale della Gran Bretagna. Per cortesia di MeteoNetwork.

Nonostante la Scozia e la Germania siano molto lontane, l’effetto della depressione ha iniziato a farsi sentire anche sulle coste Tedesche, dove si sono registrati i primi disagi. Ovviamente sono già scattati i primi piani di emergenza e le scuole saranno chiuse nella maggior parte delle città che si affacciano sul Mare del Nord per evitare ulteriori inconvenienti.

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Le onde raggiunte a  Dagebüll nello Schleswig-Holstein, stato di confine tra Germania e Danimarca (http://www.ndr.de/regional/sturm1061.html).

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Articolo di Guido Cioni del 05 Dicembre 2013 alle ore 17:03

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