Nuove grandi fratture sono comparse nel ghiacciaio di Pine Island, raggiungendo in pochissimo tempo i 20 km di lunghezza.
A un anno di distanza dal distacco dell’enorme iceberg B46, grande circa 3 volte Manhattan, nuove fratture sono comparse nella piattaforma glaciale di Pine Island. Dall’inizio del 2019, le crepe sono cresciute fino a raggiungere i 20 km di lunghezza circa, preannunciando, secondo l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) quello che sarà il distacco di un’altra enorme massa glaciale in Antartide.
Il ghiacciaio di Pine Island è di particolare interesse per gli scienziati, poiché rappresenta una delle arterie principali della calotta glaciale antartica occidentale e il suo cambiamento si è mostrato estremamente rapido. Il distacco del B46 avvenuto nel 2018 ha soltanto contribuito all’accelerazione di tale processo, che insieme alle caratteristiche e alla particolare collocazione del Pine Island nell’oceano favorisce direttamente l’innalzamento del livello dell’acqua.
I dati satellitari di Copernicus Sentinel 1 suggeriscono che presto la massa glaciale si staccherà, spiega Mark Drinkwater dell’ESA. La velocità di fusione del ghiacciaio di Pine Island è aumentata drammaticamente dall’inizio degli anni ’90, fino a raggiungere valori che superano i 10 metri al giorno. Eventi di distacco si sono verificati con una frequenza sempre maggiore, diventando quasi annuali dal 2011 in poi. È estremamente importante, afferma Drinkwater, monitorare le trasformazioni dei ghiacciai in Antartide, così da tener traccia del tasso di perdita di ghiaccio nell’oceano e degli effetti del cambiamento climatico.
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