Nuova ondata di caldo in settimana, attesi fino a 40°C

Respirate a pieni polmoni e approfittate del “fresco” di questi giorni. Dalla prossima settimana si tornerà nuovamente a boccheggiare.

Dopo settimane segnate da anomalie termometriche positive (in poche parole, molto più caldo della media di riferimento 1981-2010), culminate con il tragico episodio di mercoledì scorso, l’atmosfera sembra voler intraprendere una strada molto simile per la settimana a venire. Una nuova espansione dell’alta pressione, non eccezionalmente protesa verso Nord come ad inizio Luglio, condizionerà un trasporto di aria calda che investirà maggiormente il Mediterraneo, senza interessamento del centro Europa, come era invece successo 2 settimane fa.

Configurazione prevista per venerdì: corrente a getto, temperatura in quota e pressione al suolo.

L’apice del riscaldamento si concentrerà tra le giornate di giovedì e venerdì, durante le quali l’Italia dovrà fare i conti con temperature che, alla quota di circa 1500 metri, oscilleranno tra i 20 ed i 23 gradi sopra lo zero. Assumendo una variazione di temperatura di circa 15°C tra quota e superficie, è facile immaginarsi come le temperature al suolo potranno salire fino a 35-38°C. Aggiungendo anche gli effetti a scala locale, dovuti soprattutto alla circolazione dei venti, si ottengono temperature che, nella prossima settimana, potranno toccare i i 40-41°C localmente in alcune zone della Pianura Padana a ridosso dell’Appennino (vedi immagine seguente).

Stima delle temperature massime attese per la prossima settimana

Al momento, data l’elevata gittata temporale della previsione, non è ancora dato sapere quando (e se) si uscirà da questo nuovo periodo pericolosamente sopra media. Tra domenica e lunedì una probabile saccatura, associata ad un’ondulazione del flusso perturbato alle medio-alte latidudini, potrebbe condizionare una discesa di aria più fredda verso il versante Alpino. Se questo scenario si avverasse è molto probabile che si possano ripresentare nuovamente le condizioni per la nascita di severa instabilità sulle regioni del Nord. Non ci resta che aspettare i prossimi aggiornamenti e seguire la situazione in diretta.