Martedì rischio intense nevicate sui versanti Adriatici, si tratta dell’Adriatic-Effect snow

Dopo il Settentrione, l’ondata di aria fredda proveniente da Est interesserà le regioni del Centro-Sud, ed in particolare tutta la riviera Adriatica, dalla Romagna fino alla punta più meridionale della Puglia. Il motivo di tale particolare distribuzione spaziale è ben evidente se si considera la mappa della temperatura e dei venti in quota previsti per la giornata di domani, martedì, quando una lingua fredda con temperature fino a -15°C alla quota di 1500 metri si spingerà fin sulla riviera Adriatica centrale.

Temperature e venti a 850 hPa (circa 1500 metri) previsti per la giornata di martedì.

Temperature e venti a 850 hPa (circa 1500 metri) previsti per la giornata di martedì

Il fenomeno rientrerebbe in una normale ondata di freddo alle medie latitudini, se non fosse per la presenza di quello stretto bacino semi-chiuso dalla forma quasi rettangolare: il Mar Adriatico. Una presenza che non si può trascurare in casi simili, dove aria molto fredda si trova a scorrere sopra una superficie decisamente più calda come il mare. Il contrasto tra l’aria fredda in quota e l’aria calda a contatto con la superficie del mare favorisce lo sviluppo di sistemi convettivi, allo stesso modo dei temporali estivi, che vengono alimentati man mano che i venti sospingono aria fredda sul mare e intensificano i flussi di calore ed umidità alla superficie. Da sottolineare che questo effetto è lo stesso che causa le nevicate nei pressi dei grandi laghi americani, anche se nel caso dell’Adriatico l’orografia Appenninica può alimentare ulteriormente la convergenza delle masse d’aria fredde in arrivo da est.  Analizzando i profili verticali di variabili come temperatura e umidità in sezioni prese proprio sul Mar Adriatico risultano ben evidenti i contrasti tra aria fredda e secca in quota (-30°C a meno di 4 km) e aria calda al suolo (4°C sotto 1 km): una variazione di oltre 30°C in poco meno di 4 km!

Cross section del Mare Adriatico - temperatura ed umidità

Cross section del Mare Adriatico – temperatura ed umidità

Inoltre in questo periodo le acque dell’Adriatico hanno temperature decisamente più alte della media, probabilmente proprio a causa dell’inverno finora molto più caldo del normale, dunque i contrasti termici potranno risultare anche più elevati di quanto previsto.

Cosa significa questo in parole povere?

Nella giornata di domani assisteremo allo sviluppo di bande nuvolose, disposte parallelamente alla costa Adriatica, che scaricheranno rovesci, quasi sicuramente nevosi, in prossimità della costa e sui rilievi dell’Appennino, esposti anch’essi al flusso freddo. Per poter tener conto di tutti i parametri che possono incentivare lo sviluppo di questi veri e propri “temporali nevosi” due studiosi dell’Università di Ferrara hanno messo a punto un indice che permette di valutare il rischio legato a numerose variabili ambientali. La previsione per la giornata di domani mostra come la maggior parte delle regioni Adriatiche saranno interessate da valori dell’indice prossimi al massimo (10) con quote neve prossime, se non coincidenti, con la pianura .

Valori dell'indice SI-ASES che esprime il rischio di fenomeni del tipo "adriatic effect snow". La previsione per la serata di domani mostra valori a fondoscala su tutto l'Adriatico

Valori dell’indice SI-ASES che esprime il rischio di fenomeni del tipo “adriatic effect snow”. La previsione per la serata di domani mostra valori a fondoscala su tutto l’Adriatico

L’andamento temporale dell’indice permette di identificare le zone più a rischio (vedere legenda in basso) e la finestra temporale durante la quale sono attese le precipitazioni più rilevanti (tra la primissima mattinata di Martedì e la tarda mattinata di mercoledì).

Andamento temporale dell'indice SI-ASAS per diverse parti del bacino Adriatico

Andamento temporale dell’indice SI-ASAS per diverse parti del bacino Adriatico

Quasi tutti i modelli di previsione numerica sono riusciti ad inquadrare la portata di questo fenomeno. Le carte che riportiamo in conclusione mostrano le precipitazioni, esclusivamente NEVOSE, previste per la giornata di domani dal modello MOLOCH. La distribuzione delle bande precipitative sembra perfettamente allineata alla costa, e alcune zone degli Appennini sembrano essere interessate da accumuli di oltre 40-50 cm nell’arco di tutta la giornata.

Neve prevista per la mattina di Marted'

Neve prevista per la mattina di Martedì

Da non sottovalutare la possibilità di “sfondamento” delle precipitazioni anche sulle vallate occidentali dell’Appennino e, cosa ancor più affascinante, sulle coste settentrionali della Sicilia, dove la neve potrà fare la sua comparsa ma solo a quote di alta e media collina.

Neve prevista per il pomeriggio-sera di Marted'

Neve prevista per il pomeriggio-sera di Martedì

Di seguito proponiamo una cartina riassuntiva con le zone maggiormente a rischio neve per la giornata di domani, e le relative quote a cui si vedrà fioccare (le quote di accumulo potrebbero risultare superiori in caso di precipitazioni di debole intensità).

Rischio nevicate per la giornata di domani

Rischio nevicate per la giornata di domani

 

 

 

 

Articolo di Guido Cioni del 29 Dicembre 2014 alle ore 21:19

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