Carenza idrica, in Italia l’acqua scarseggia come in estate

Il manto nevoso è ridotto della metà rispetto alla media del periodo, mentre fiumi e laghi segnano già valori tipicamente estivi.

Le temperature insolitamente alte e la scarsità di precipitazioni nevose hanno anticipato l’estate per il nostro paese in termini di carenza idrica, che secondo i dati dell’osservatorio dell’Anbi sulle risorse idriche, è già a livelli record. La copertura nevosa nelle Alpi è attualmente ridotta del 50% circa rispetto alla media del periodo, mentre la portata di fiumi e laghi al Nord è già vicina ai valori tipicamente estivi.

Con picchi di temperatura fino a 14 °C sopra la media stagionale, anche sulle Alpi scarseggiano le nevicate. Per lo zero termico si arriva a quote molto alte, e le precipitazioni sono scarse da Nord a Sud. Nel complesso l’inverno corrente si mostra anomalo, con la scarsità d’acqua come primo indicatore di tale fenomeno.

La portata di fiumi e laghi “è da estate idrogeologica”, secondo l’Anbi, che lancia l’allarme. La situazione è piuttosto critica al Nord, ma migliora verso le regioni meridionali, che ancora possono fare affidamento su una discreta disponibilità idrica.

Sul fiume Po i dati meno incoraggianti, con valori “praticamente dimezzati rispetto ad un anno fa”, scrive l’Anbi nel recente rapporto. “A Piacenza, con un flusso storico pari a 379,7 metri cubi al secondo, è arrivato vicino ai minimi mensili”, segnando il valore più basso degli ultimi 16 anni. Nel 2021, il fiume registrava valori simili soltanto a luglio e agosto, per 7 giorni totali.

Con i livelli attuali, lo scenario estivo potrebbe essere preoccupante. In Lombardia e Piemonte il manto nevoso è a -57,6% rispetto alla media del periodo, con valori complessivi nell’arco alpino e appenninico piuttosto scarsi. Anche i laghi registrano valori tutt’altro che promettenti, escluso il Garda: il lago di Como -66%, il lago Iseo -33%, il lago Maggiore con -50 milioni di metri cubi di acqua.

L’estate anticipata delle risorse idriche va poi ad aggiungersi ad altri effetti causati dal cambiamento climatico, con conseguenze pesanti soprattutto per l’agricoltura. L’Anbi sottolinea infatti che il riscaldamento globale, che già occupa un ruolo principale nell’estremizzazione degli eventi atmosferici, è anche causa di un’anticipazione progressiva della stagione irrigua.

Articolo di Erika del 24 Gennaio 2022 alle ore 18:40

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