Gli incendi in Australia hanno riscaldato la stratosfera per 6 mesi

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La quantità di particolato in atmosfera era così alta da favorire l’aumento della temperatura fino a 2 °C, influendo anche sul buco dell’ozono.

I massicci incendi boschivi che tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 hanno distrutto milioni di acri di terreno in Australia hanno provocato un riscaldamento della stratosfera per un periodo di 6 mesi. Lo dice uno studio della Jinan University, dell’Università del Colorado, Boulder, della US National Oceanic and Atmospheric Administration e del US National Center for Atmospheric Research, che mostra le prove di un rilascio di particelle di fumo così significativo da impattare sulla stratosfera sopra la regione.

In quel periodo l’Australia ha visto uno dei periodi più drammatici in termini di incendi boschivi, con le fiamme che hanno bruciato per diverse settimane in più zone del continente, distruggendo alberi e abitazioni per un’area totale di circa 14 milioni di acri. Gli incendi, che hanno ucciso 20 persone e decimato la popolazione di diverse specie animali – si stima che la popolazione dei koala sia diminuita del 70% circa – erano talmente grandi che il fumo era visibile dalla Stazione Spaziale Internazionale.

Nell’articolo pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters il team illustra la ricerca che ha coinvolto l’utilizzo dei dati sugli incendi che hanno colpito molte parti dell’Australia e un modello per il calcolo della quantità di particolato che si è fatta strada attraverso l’atmosfera terrestre, causando un lieve aumento della temperatura.

La stratosfera è la parte dell’atmosfera che contiene lo strato di ozono e si trova a circa 10-50 chilometri dalla superficie della Terra. Studi precedenti hanno dimostrato che in alcuni casi il fumo può raffreddare l’atmosfera ostacolando il calore del sole. Ma può accadere anche il contrario: se il fumo contiene grandi quantità di particolato e tale particolato è nero, può assorbire calore dalla luce solare favorendo il riscaldamento dell’aria circostante.

Utilizzando i dati del Community Aerosol and Radiation Model for Atmospheres e del Community Earth System Model, i ricercatori hanno stimato il calore intrappolato dal particolato durante gli incendi e l’impatto che avrebbe avuto sulla temperatura. Hanno scoperto che la temperatura della stratosfera sulla regione è aumentata di 1-2 °C, restando sugli stessi valori per circa 6 mesi. Anche il buco dell’ozono avrebbe risentito del massiccio rilascio di particelle di fumo, aumentando temporaneamente di dimensioni.

Articolo di Erika del 10 Aprile 2021 alle ore 11:23

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