Come si forma un tornado?

Nella giornata di ieri un forte tornado ha colpito la città di Arles, in Provenza, causando ingenti danni ad auto ed abitazioni.

Tornado ad Arles, Francia, 15 ottobre 2019. Fonte: Severe Weather Europe

I tornado rappresentano uno dei fenomeni meteorologici più distruttivi del pianeta raggiungendo, nei casi più estremi, venti superiori a 400 km/h. La loro formazione è quasi sempre legata alla presenza di forti sistemi temporaleschi, detti supercelle. In generale, in configurazioni instabili, l’aria calda tende a risalire verso l’alto e condensando, genera le nubi. Se c’è abbastanza calore e se l’umidità è sufficiente, questo meccanismo può determinare la formazioni di imponenti sistemi nuvolosi e dar vita a un temporale. Ma una supercella, rispetto ad un comune temporale, è riconoscibile per una caratteristica peculiare: la struttura è in rapida rotazione rispetto ad una bassa pressione interna. In questo modo, l’aria calda, risalendo verso l’alto, ruota su sé stessa avviluppandosi rispetto ad un asse e generando un vortice, chiamato mesociclone.

Schema di una supercella

Ovviamente, un tornado non si forma in tutte le supercelle. Per poterlo osservare, non basta avere aria in rotazione all’interno del sistema temporalesco, ma è necessaria la presenza di aria in rotazione anche nelle vicinanze del suolo.

Questo fenomeno può essere originato dal contrasto tra le correnti di aria che salgono verso l’alto (chiamate updraft) e quelle fredde che scendono dall’interno del temporale (i downdraft) e dalla presenza del wind shear, ovvero rapide variazioni di velocità del vento al variare della quota. In queste precise condizioni, si ha un sistema temporalesco che ruota su sé stesso (mesociclone) in quota e un “tubo” di aria orizzontale in rotazione a contatto con il terreno.

Genesi di un tornado. Fonte: https://scijinks.gov/

A questo punto, se il sistema ha ancora energia sufficiente, l’aria calda continua a salire dal terreno verso la supercella e nella sua risalita costringe il “tubo” di aria orizzontale a sollevarsi verso l’alto. Quando questo accade, l’aria in rotazione alle basse quote incontra l’aria in rotazione del mesociclone alle alte quote generando il tornado.

Tornado. Fonte: Met Office
Articolo di Stefano Della Fera del 16 Ottobre 2019 alle ore 19:21

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