Meteo Amarcord : la breve ma intensa ondata di freddo e neve di inizio Novembre 2006!

Dopo un mese di Ottobre per molti tratti ancora estivo, i primissimi giorni del Novembre 2006 registrarono un improvviso “blitz” dell’inverno sull’Italia, a causa di un intensa irruzione artica. Le temperature precipitarono, per qualche giorno, fino a 10°C sotto la norma e arrivò anche la neve fino a quote basse sul centro-sud e versanti adriatici.

E’ una delle ondate di freddoneve novembrine, più intense registrate in Italia, prendendo come riferimento la prima settimana del mese : stiamo parlando dei primissimi giorni del Novembre 2006. Tale episodio fu preceduto da un mese di Ottobre nettamente al di sopra della norma e fu seguito da un prosieguo di novembre mite e poi anche dal famoso “non inverno” del 2006-07. Davvero un episodio isolato quello di inizio Novembre 2006, breve ma alquanto intenso.

Tutto accadde tra il 2 e il 4 novembre : l’elevazione dell’alta pressione delle Azzorre sull’Europa occidentale, fino a latitudini britanniche, provocò la discesa di una massa d’aria molto fredda di origine artica sull’Europa orientale e in parte anche sull’Italia. Il reale obbiettivo dell’irruzione artica fu l’Europa orientale, la Grecia, ma apportò conseguenze anche sull’Italia segnatamente sui versanti adriatici e regioni centro-meridionali. Andiamo a visionare, a tal proposito, le cartine di Reanalisi NCEP relative a quei giorni :

Reanalisi_NCEP_novembre_2006

Configurazione barica, su scala europea, relativa al 3 Novembre 2006. Fonte : Réanalyses NCEP

Reanalisi_NCEP_novembre_2006

Distribuzione termica a 850hpa (1450 mt) relativa al 3 Novembre 2006. Fonte : Réanayses NCEP

Reanalisi_NCEP_novembre_2006

Distribuzione termica a 850hpa (1450 mt) relativa al 4 Novembre 2006. Fonte : Réanayses NCEP

Notiamo isoterme a 850hpa (1450 mt), per le giornate del 3 e 4 novembre 2006, fino a -6°C sulla Puglia, l’isoterma -4°C abbracciò gran parte del nord-est e regioni centro-meridionali adriatiche, valori notevolissimi per i primi giorni di novembre. Al nord e sui versanti tirrenici il tempo rimase bello, ma rinforzò la ventilazione fredda dai quadranti nord-orientali e si ebbe un vero e proprio tracollo termico. Estese gelate si registrarono in Pianura Padana, mentre in montagna si arrivò fino a -15°C sulle Dolomiti Bellunesi. Le regioni centro-meridionali adriatiche, dalle Marche fino al Gargano, oltre a gelate, bassissime temperature e sostenuta ventilazione di Grecale, furono interessate anche da nevicate fino a bassa quota. La regione più colpita, in tal senso, fu la Puglia.

Difatti il 3 Novembre 2006  nevicate coreografiche, sotto forma di rovesci, intervallate a tratti da neve tonda, si registrarono sulle Murge, a Putignano, Martina Franca, con qualche momento nevoso fin sulle coste. Sul Barese e sul Leccese i fiocchi si videro fin sulle città, il tutto con temperature al suolo oltre gli 0°C, ma associate a tassi d’umidità relativa considerevolmente bassi, condizione tale da permettere la caduta di precipitazioni solide. Inoltre il freddo risultava ben consolidato alle quote più elevate con isoterme prossime ai -30°C a 500hPa (5500 mt circa) e con -6°C a 850 hpa (1400 mt circa)

Dal pomeriggio del 4 Novembre si registrò un miglioramento delle condizioni meteorologiche con cieli che rasserenarono e indebolimento della ventilazione. Si verificarono, dunque, nelle successive ore notturne, estese gelate anche al centro-sud con Lecce Galatina che rilevò una temperatura minima di -1.4°C, Lamezia Terme +0.3°C, Catania +1.9°C. Sempre in Sicilia, Trapani con +4.0°C rilevò il nuovo record per il mese di Novembre di temperatura minima.

L’arrivo del freddo intenso non risparmiò nemmeno la Sardegna, con Olbia che registrò una gelata con +0.8°C di temperatura minima,  nelle zone interne vallive dell’Isola i termometri registrarono picchi fino a -5°C.

 

Articolo di Alberto Fucci del 14 Novembre 2018 alle ore 21:09

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